I Voti

Torino, il pagellone di fine anno: Nicola 7, salvezza raggiunta nonostante tutto

Nicolò Muggianu

Il tecnico merita la sufficienza piena per aver centrato un obiettivo tutt'altro che scontato. Ma non è stato abbastanza per la conferma

Ventiquattro punti in venti partite: questo il bottino raccolto da Davide Nicola sulla panchina del Torino. Un trend nettamente migliore di quello fatto registrare il suo predecessore Marco Giampaolo (1,2 PPP contro gli 0,72 PPP dell'ex Sampdoria), ma che non è comunque bastato per permettere al tecnico nativo di Luserna San Giovanni di conquistarsi la fiducia della società ed il rinnovo per la prossima stagione. Il suo lavoro però, questo dicono i fatti, mister Nicola l'ha fatto ottimamente: riuscendo a centrare l'obiettivo salvezza nonostante le enormi difficoltà della stagione e gli evidenti limiti del gruppo squadra che aveva ereditato appunto da Giampaolo.

PARTITA TOP - La miglior partita dell'ormai ex tecnico granata è stata senza dubbio Torino-Roma del 18 aprile scorso. Una partita sulla carta proibitiva per Belotti e compagni, con la squadra di Fonseca ancora in lotta per la finale di Europa League ed impegnata per la corsa al 7° posto in campionato. Il verdetto dell'Olimpico Grande Torino fu però esattamente opposto rispetto alle aspettative: il Torino di Nicola fu infatti a dir poco stravolgente e riuscì rimontare il momentaneo vantaggio giallorosso con la bellezza di 27 tiri rivolti verso la porta di Pau Lopez. Il risultato finale fu poi un 3-1 firmato da Sanabria, Zaza e Rincon con i granata che grazie a quei tre punti accorciarono sul Benevento e salirono momentaneamente a +5 sul Cagliari.

PARTITA FLOP - Troppo facile anche individuare la peggior partita dell'avventura di Nicola sulla panchina granata. Si parla ovviamente di Torino-Milan 0-7: un match che vide i granata soccombere sotto ogni punto di vista. In primis da quello dell'atteggiamento, anche a causa delle scelte operate dal mister piemontese che, con lo scontro diretto con lo Spezia all'orizzonte, decise di schierare una formazione iniziale fortemente rimaneggiata con ben otto titolari su undici tenuti in panchina. Il risultato, come detto, fu uno 0-7 che ancora oggi è molto difficile da mandare giù: un passivo che, al pari di quello fatto registrare contro l'Atalanta nel gennaio 2020, è ad oggi il peggior risultato casalingo della storia del Torino.

VOTO - Fatte queste doverose premesse, il voto dell'esperienza di Davide Nicola sulla panchina del Torino è comunque ampiamente sufficiente. Un bel 7, che da un lato riassume tutti gli obiettivi raggiunti dal mister e dal suo staff - autori di un'impresa tutt'altro che scontata -, ma che dall'altro è anche frutto dei bassi avuti dalla sua squadra. Bassi, quelli contro Milan e Spezia in particolare, che hanno contribuito almeno in parte nel convincere la società granata a non rinnovargli il contratto e puntare su Juric come nuovo allenatore per la prossima stagione.