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Torino, il paradosso dei terzini: qualche dubbio a sinistra, certezze a destra

Focus on / Singo e Vojvoda convincono, Murru e Rodriguez invece lasciano qualche perplessità: il paradosso degli esterni di Giampaolo

Nicolò Muggianu

Da un lato del campo le certezze, dall'altro le incognite. Potrebbe riassumersi così la situazione in casa Torino, che nel corso delle prime partite stagionali ha potuto constatare di avere una situazione agli opposti sugli esterni. Da un lato - a destra - due giovani terzini in rampa di lancio (Singo e Vojvoda), dall'altro - a sinistra - due giocatori più esperti come Rodriguez e Murru, che però fino a questo momento non sono stati in grado di garantire la stessa continuità di prestazione dei colleghi.

 TURIN, ITALY - OCTOBER 18: Ricardo Rodriguez (R) of Torino FC tackles Nahitan Nandez of Cagliari Calcio during the Serie A match between Torino FC and Cagliari Calcio at Stadio Olimpico di Torino on October 18, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

A SINISTRA - Una situazione che forse nemmeno Giampaolo si sarebbe immaginato di dover affrontare a inizio stagione. Proprio perché a sinistra, almeno sulla carta, il mercato aveva portato al Torino due giocatori già pronti per il tipo di calcio del mister granata: Rodriguez e Murru, appunto, già allenati dal tecnico granata al Milan e alla Sampdoria. Due giocatori che però al momento non hanno superato appieno l'esame del campo: l'ex Samp ha steccato all'esordio contro l'Atalanta, mentre lo svizzero è stato fermato da frequenti problemi muscolari. Proprio dall'ex Milan però, Giampaolo si aspetta un salto di qualità in termini di prestazioni nelle prossime settimane.

 FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 19: Mercim Vojvoda of Torino FC in action against Patrick Cutrone of ACF Fiorentina during the Serie A match between ACF Fiorentina and Torino FC at Stadio Artemio Franchi on September 19, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

A DESTRA - A destra, invece, la situazione è completamente opposta. Il giovane Singo ed il semi-sconosciuto Vojvoda a inizio anno rappresentavano probabilmente i maggiori punti interrogativi nella formazione di Giampaolo, che non a caso nella prima uscita con la Fiorentina aveva adattato Izzo nel ruolo di terzino destro. Con il passare delle giornate però l'esterno kosovaro è riuscito a ritagliarsi il suo spazio, convincendo tutti a suon di assist (già 2 fino a questo momento) e sgroppate sulla fascia. Allo stesso modo Singo, reduce da una prestazione da migliore in campo contro il Lecce, ha dato grandi impressioni sull'out di destra: fisicità e carattere, in un mix esplosivo che potrà tornare utile alla causa del Torino di Giampaolo nel corso della stagione.