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Torino, il ritorno di Belotti è limitato. Ma la Maratona si schiera

Torino, il ritorno di Belotti è limitato. Ma la Maratona si schiera - immagine 1
Il giocatore non spende neppure un minuto in campo: dalla curva arrivano cori e striscioni contro il Gallo

Gualtiero Lasala

Il Torino è uscito sconfitto 0-1 contro la Roma nel match di ieri pomeriggio, pagando un errore iniziale di Schuurs che ha concesso il calcio di rigore tirato poi da Dybala. I granata non sono poi riusciti a ribaltare la situazione, perdendo il match. Ma nella gara ci sono stati anche altri episodi che hanno gravitato l'attenzione: come previsto uno dei più importanti è stato il ritorno al Grande Torino di Andrea Belotti, ex capitano granata per 5 stagioni.

Torino, il ritorno di Belotti è limitato. Ma la Maratona si schiera- immagine 2

In panchina

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Il ritorno nel suo vecchio stadio è stato tutt'altro che trionfale, per diverse ragioni. La prima di tutte è stata la scelta di Mourinho di tenerlo fuori dagli undici titolari del match, impedendogli di cercare il suo primo gol in Serie A con la maglia della Roma. Il tecnico portoghese gli ha preferito Solbakken, e anche nel secondo tempo non lo ha inserito. Al suo posto è entrato il titolare, Abraham, per i minuti finali di una gara che sembrava già segnata.

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La Maratona

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Il suo mancato ingresso in campo ha impedito alla curva Maratona di accanirsi verso l'attaccante, che ha lasciato l'ambiente senza grandi saluti, rimanendo in silenzio per diverse settimane per poi dedicare un post Instagram al Toro. Troppo poco per la tifoseria, che non ha gradito questo tipo di comportamento. Nonostante in campo non si sia visto, la Maratona non si è fatta attendere: già alla lettura delle formazioni, è partito qualche fischio nei confronti del Gallo. In più durante la gara la curva ha intonato alcuni cori contro l'ex Toro. Come ciliegina, i tifosi hanno utilizzato l'ironia per schernirlo, con uno striscione che recitava: "Non ti possiamo insultare, perché non ti fanno giocare!". Un rapporto, quello tra i tifosi e Belotti, che poteva e doveva finire meglio: bastava un minimo cenno da parte dell'attaccante, che invece non si è mosso dalla panchina. Un grande peccato. C'era la possibilità di ricucire almeno in parte lo strappo, ma non è stata sfruttata.

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