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Torino-Juventus 2-1: il primo derby ad un mese dalla nascita dei granata

(fonte: occidente.forzajuveblog.com)

Derby della Mole Story / E' il 13 gennaio 1907 e i granata fondati poco più di un mese prima da Alfredo Dick battono i cugini bianconeri alla prima partita ufficiale

Redazione Toro News

"Il Derby della Mole è forse la stracittadina più affascinante tra quelle che il calcio nostrano propone agli appassionati: Juventus e Torino, infatti, hanno sempre dato visto a scontri carichi di tensione e pathos, mettendo in campo le due differenti anime di una città pulsante e viva. Ripercorriamo, dunque, la storia di una partita che anche scontro culturale e sociale, una sfida che non è mai stata e mai sarà come le altre.

"E’ il 13 gennaio 1907, il Toro esiste da poco più di un mese, e gioca la sua prima partita ufficiale proprio contro i cugini della Juventus, già in attività da quasi 10 anni. Il presidente del Torino è lo svizzero Alfredo Dick, ex presidente della Juventus e fondatore di quella nuova squadra dai colori granata, che si lancia nel panorama calcistico nazionale come anima alternativa della città rispetto alla Juventus. Il velodromo Umberto I, in zona Crocetta, è il luogo prescelto per la prima stacittadina nella storia di Torino: la neve caduta il giorno prima non preclude la possibilità ai giocatori di scendere in campo, e Juventus e Toro fanno dunque il loro ingresso sul terreno di gioco ancora leggermente imbiancato aprendo di fatto l’epopea del derby della Mole.

"La partita viene dominata dal neo fondato Torino, che si porta in vantaggio per 2-0 grazie alle marcature di Ferrari-Orsi (al 20’ del primo tempo) e di Kemper al 60’, mentre i bianconeri accorciano a 3’ dalla fine con un rigore di Borel. Il Toro festeggia così la sua prima uscita ufficiale con una vittoria storica e significativa contro i cugini bianconeri, e le cronache dell’epoca raccontavano di un curioso aneddoto, che vorrebbe il presidente Dick impossibilitato a seguire la partita perché chiuso negli spogliatoi da qualche suo ex collaboratore juventino, che non aveva gradito il suo abbandono alla causa bianconera.

"Una “prima assoluta” felice e carica di significato quella del Torino, che comincia al meglio la propria storia calcistica battendo nettamente i cugini della Juventus.