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Torino-Juventus, attenti a quei tre: Buffon, Marchisio e Higuain

TURIN, ITALY - DECEMBER 07:  Gonzalo Higuain of Juventus celebrates after scoring the opening goal during the UEFA Champions League Group H match between Juventus and GNK Dinamo Zagreb at Juventus Stadium on December 7, 2016 in Turin.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Verso il match / La difesa granata dovrà limitare la forza dell'attaccante argentino per agguantare i tre punti

Raffaele Lima

"Mancano sempre meno giorni alla sfida stracittadina tra Torino e Juventus allo Stadio Grande Torino, una sfida impregnata di tradizione e di grande rivalità tra le due società. Le due squadre sono entrambe reduci da un'ottima prima metà di campionato: l'obiettivo stagionale del Toro è ormai da tempo palese a tutti, i granata vogliono infatti tornare in Europa, al fine di riacquistare quel prestigio che li ha sempre contraddistinti nel corso di questo secolo. L'ossessione dei bianconeri è invece diventata la conquista della Champions League, la quale è stata soltanto sfiorata qualche stagione fa. Il derby di domenica prossima potrebbe essere dunque un'ottima rampa di lancio per il raggiungimento finale di questi obiettivi stagionali.  La Juventus, campione d'Italia in carica, ha una rosa molto ampia, anche se al momento è presa d'assalto dai continui infortuni, i quali hanno colpito soprattutto il reparto arretrato. Nonostante ciò, i bianconeri restano ad oggi la miglior squadra della penisola, miglioratasi ulteriormente nell'ultima sessione di mercato estiva, quando, a suon di quattrini, ha sottratto alle maggiori avversarie italiane i migliori gioielli: sono stati acquistati infatti Higuain dal Napoli e Pjanic dalla Roma. L'indebolimento degli avversari non ha però dato ad oggi quei frutti ben sperati ad inizio stagione, poiché il gap dal punto di vista della classifica tra i bianconeri e il resto dei club non è poi così ampio: classifica corta che fa sognare parecchie squadre, tra le quali anche quella guidata da Mihajlovic.

 TURIN, ITALY - DECEMBER 03: Daniele Rugani (L) of Juventus FC celebrates a goal with team mates during the Serie A match between Juventus FC and Atalanta BC at Juventus Stadium on December 3, 2016 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

"Tra i principali pericoli della Juventus c'è una colonna portante del calcio italiano dell'ultimo decennio, ovvero Gigi Buffon, capitano dei bianconeri e autore in queste ultime stagioni di parate importanti. Nelle sue prestazioni, a causa soprattutto dell'età non più verde, - è un classe '78 - incappa ogni tanto in qualche scivolone. Ma la sua qualità resta indiscussa, soprattutto in determinate occasioni, come quella di domenica, Derby capace di motivare qualunque atleta sulla faccia della terra. Il suo carisma e la sua esperienza potrebbero essere decisive allo Stadio Grande Torino: un estremo difensore dal suo calibro non avrà di certo paura dell'ennesimo Derby della Mole, evento nel quale è ormai solito a superarsi sempre di più. Il secondo pericolo per la difesa granata potrebbe essere invece Claudio Marchisio, il "neo acquisto" bianconero, rientrato da poco da un brutto infortunio rimediato nel corso della passata stagione. La sua qualità negli inserimenti e nella costruzione del gioco potrebbe essere fondamentale per questa Juventus, che in questi mesi ha sofferto molto l'assenza di un giocatore nella propria mediana del calibro del classe '86, capace di cambiare il corso di un match anche con una semplice, quanto importante, giocata delle sue. Il centrocampista di Torino è ancora a secco in questa stagione in Serie A, complice soprattutto il suo scarso impiego a causa delle sue precarie condizioni fisiche, dunque la difesa granata dovrà essere molto attenta ai suoi inserimenti centrali, che potrebbero rivelarsi letali. Anche perchè il centrocampista torinese è stato spesso determinante nei derby della Mole.

"Il principale pericolo bianconero però si chiama Gonzalo Higuain, attaccante ex Napoli e capocannoniere della Serie A in carica. L'attaccante argentino sin qui non ha mantenuto il ritmo indiavolato della scorsa stagione, siglando comunque 7 reti in 15 giornate: poche se paragonate alle cifre dello scorso anno, quando ogni pallone da lui toccato veniva trasformato sempre - o quasi - in gol spettacolari. Ma alla Juventus però qualcosa è cambiato: la sua convivenza con altrettanti attaccanti di alto calibro non ha fatto altro che limitare il suo raggio d'azione, limitandone così la sua forza offensiva. Malgrado ciò l'attaccante argentino resta sempre uno dei migliori del campionato italiano, capace di sbloccare una partita all'improvviso, proprio come un vero goleador. Sono dunque questi tre i maggiori pericoli per il Torino di Mihajlovic, il quale dovrà mostrare tutta la sua forza al fine abbattere completamente la furia dei bianconeri.