Domenica prossima il Torino guidato da Walter Mazzarri affronterà, nel lunch match delle 12.30, la Juventus di Max Allegri in occasione del Derby della Mole allo Stadio Olimpico Grande Torino. Questo sarà il primo duello stracittadino nel capoluogo piemontese per il tecnico livornese, che avrà il difficilissimo compito di riportare nuovamente l’egemonia granata sotto la Mole. Una missione complicata, ma non impossibile dato il buon periodo di forma che la squadra sta vivendo e la qualità della rosa granata, la quale rispetto alle passate stagioni, detiene un organico molto più competitivo.
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Torino-Juventus, i precedenti: l’ultima vittoria granata risale al 2015
I precedenti / La squadra di Mazzarri è stata sconfitta in casa propria nel Derby in ben 31 occasioni: vincere per cominciare a ribaltare i numeri
LA STORIA DEL DERBY - La sfida tra le due squadre comincia circa 111 anni fa, nel gennaio del 1907, data in cui Toro vinse sui rivali della Juve per 2-1 al Velodromo Umberto I il suo primo Derby in assoluto, il primo di una lunga tradizione di Derby che continua ancora oggi, con quel rispetto reciproco sportivo accompagnato allo stesso tempo da una contrapposizione di ideali. La prima sconfitta casalinga granata arrivò invece qualche anno dopo, nel 1909, quando i bianconeri si imposero sugli avversari per 3-1, raggiunto grazie alle reti di Capra II per il Toro – Borel e Frey per i bianconeri. Nel 1926 si giocò la prima sfida stracittadina al Filadelfia, la quale però, non è stata di buon auspicio per il Toro, che perse contro la Juve per 2-1: un match che fu dominato dai bianconeri per tutti i 90′, ma che vide il gol della bandiera da parte di Libonatti, attaccante argentino di Rosario che con la maglia granata raggiunse il suo exploit calcistico. La prima vittoria di un Derby al Fila però, non è tardata ad arrivare: nel 1927, infatti il Toro ha battuto la Juve a casa sua, grazie ad una splendida rimonta, completata al 74′ dal solito Libonatti. Nonostante iniziò la guerra, il calcio non si fermò e i Derby del capoluogo piemontese funsero da conforto per il popolo italiano, il quale visse dei momenti davvero drammatici. Nel 1939 infatti, le due squadre, nonostante il clima bellico continuarono a sfidarsi, raggiungendo anche una discreta affluenza negli stadi. Con il passare degli anni la sfida stracittadina non ha mai perso il suo fascino, anzi l’odio tra i due club non ha fatto altro che aumentare l'attesa per le sue sfide. Negli anni vicini allo scudetto del Toro della stagione 1975-1976, i granata dominarono la scena in Italia, strapazzando anche i rivali storici bianconeri, che nella stagione dello scudetto uscirono sconfitti dal Comunale con il risultato di 2-0 grazie alle reti di Graziani e Pulici, “I gemelli del gol”.
LE ULTIME SFIDE - Nell’ultimo decennio le sorti del Derby sono state quasi sempre a tinte bianconere. La Juventus ha infatti vinto diverse stracittadine, fino al 26 aprile 2015, una data che rimarrà nei ricordi dei tifosi granata per molto tempo, quando grazie alle reti di Darmian e Quagliarella, il Toro fu capace di ribaltare l'iniziale vantaggio bianconero frutto di una gran punizione di Andrea Pirlo. Negli ultimi due precedenti allo Stadio Olimpico Grande Torino i granata sono usciti sconfitti rispettivamente per 1-4 e 1-3. Nel primo dei due citati furono tante le polemiche e gli errori arbitrali, nel secondo la Juve riuscì a ribaltare il vantaggio iniziale granata firmato da Belotti grazie ad una doppietta di Gonzalo Higuain e al sigillo finale di Miralem Pjanic. Le due squadre si sono affrontate, in Serie A, per ben 74 volte tra le mura della casa del Toro: i granata però, ne sono usciti vincitori soltanto 20 volte, mentre in vantaggio – al momento – è proprio la Juventus, con 31 vittorie all’attivo. Domenica prossima, in occasione di una stracittadina più equilibrata del solito visto il buon momento di forma di Belotti e compagni e, anche i molti infortuni in casa bianconera, il capoluogo piemontese potrebbe tingersi nuovamente di color granata: missione non impossibile per il neo tecnico Walter Mazzarri, soprattutto con un Toro affamato e voglioso di vincere per continuare la rincorsa per l'Europa League.
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