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Torino-Milan, la notte magica di Berenguer: l’eroe che non ti aspetti

Focus on / Contro i rossoneri un gol da cineteca, ora può sperare in un finale da protagonista

Nicolò Muggianu

Se cercate sul vocabolario la parola "eroe", troverete "essere semidivino al quale si attribuiscono gesta prodigiose e meriti eccezionali". Non esattamente la prima cosa che viene in mente pensando ad Alejandro Berenguer. Lo spagnolo ex Osasuna però è riuscito a prendersi la scena nella partita più importante dell'anno: una grande prestazione e un gol da cineteca, che testimoniano i progressi registrati negli ultimi due mesi.

SPALLA - E no, non è una rivincita la sua. Nemmeno una consacrazione definitiva, sia chiaro, ma comunque una bella conferma; visto che dall'infortunio di Iago Falque in poi lo spagnolo di Pamplona è stato sempre considerato da Mazzarri la prima scelta come "spalla" di Belotti. Davanti anche a Zaza e Parigini. Un ruolo conquistato con merito sul campo, dimostrando grande duttilità e soprattutto quella qualità che mancava nella trequarti campo per servire l'ultimo passaggio ai compagni.

PROTAGONISTA - Ma si sa che a volte nelle favole più belle, il personaggio meno atteso può prendersi la scena. E così è successo al Torino che, dopo il gol del vantaggio di Belotti su calcio di rigore, si è alzato in piedi ad applaudire la prodezza del numero 21. Capace di battere Donnarumma al 69' con un destro al volo che avrebbe fatto impallidire chiunque. E con la parola "meritocrazia" a fare da leitmotiv alla stagione del Torino, la sensazione è che Berenguer potrà confermarsi un tassello importante anche nelle ultime 4 giornate di campionato. Anche con il rientro a pieno regime di Iago Falque. Perché forse Berenguer non è l'eroe che tutti i tifosi granata aspettavano, ma è senza dubbio ciò di cui il Torino aveva bisogno. Almeno contro il Milan.