"Alto tasso di spettacolo quello visto ieri al Grande Torino, in occasione della visita della Lazio per la nona giornata del campionato di Serie A. Oltre ad affrontarsi due squadre in rampa di lancio verso le zone alte della classifica, hanno duellato dalla panchina anche due tecnici tra i più in voga del momento. Mihajlovic e Inzaghi, però, partivano da due obiettivi diversi: il primo far fruttare al massimo il momento d'oro del Torino, il secondo cercare di sopperire alla mancanza di uomini - Biglia, Milinkovic-Savic, Kishna, De Vrij e altri - senza compromettere la prestazione della squadra.
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Torino-Lazio 2-2, Mihajlovic e Inzaghi osano e si dividono la posta
Il confronto / Le mosse dalla panchina indirizzano la partita e la elettrizzano
"E da questo punto di vista il tecnico piacentino può ritenersi pienamente soddisfatto, visto che i suoi uomini hanno saputo giocarsela a viso aperto su un campo difficile come il Grande Torino senza sbandare, nonostante un primo tempo sottotono e lo svantaggio. Svantaggio che Inzaghi non ha voluto assecondare a lungo, gettando nella mischia Djordjevic all'11' della ripresa per Basta e alzando il tasso offensivo della squadra, con una mossa coraggiosa e ancora parecchi minuti da giocare; Mihajlovic ha risposto poco dopo la rete di Immobile, inserendo Maxi Lopez e dimostrando ancora una volta che questa squadra non punta mai al pareggio. Una scelta rischiosa e che rischiava di non pagare quando Murgia si trovava solo in mezzo all'area su corner dopo che i biancocelesti avevano spinto sull'acceleratore mandando in confusione i granata.
"In generale, anche se Baselli e Benassi avrebbero potuto uscire prima, la squadra messa sul campo dal serbo si è rivelata consistente e, soprattutto nel primo tempo, ha fatto rivedere le ottime cose già messe in mostra con Roma e Fiorentina tra le mura amiche. E se contro i biancocelesti è mancata la continuità per tutti i 90' minuti, e la squadra ha mostrato di rischiare di perdersi quando in difficoltà, la reazione dopo il gol testimonia un carattere ormai acquisito e la certezza di voler sempre terminare il match con la testa avanti. Nel complesso, Inzaghi e Mihajlovic dalla panchina osano e fanno divertire, e il bel 2-2 che ne scaturisce e anche merito loro.
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