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Torino, Longo pesca dalla Primavera: Ghazoini e Onisa futuri aggregati

News / Vista la carenza sugli esterni e in mezzo al campo, il tecnico granata - quando e se si ripartirà - rinforzerà la rosa con i due giovani della Primavera

Roberto Ugliono

"Se la Serie A ripartirà, il Torino - come tutte le società - sarà chiamato a un tour de force con tredici partite in un mese e mezzo. Motivo per cui Moreno Longo sta pensando di attingere giocatori dalla Primavera, così da poter affrontarlo con un organico quanto più completo possibile, almeno numericamente. Vista la non esorbitante quantità delle alternative che offre la rosa granata (20 giocatori di movimento), specie a centrocampo e sulle fasce, il tecnico granata è pronto ad aggregare al suo gruppo Mihael Onisa e Amine Ghazoini. I due, che non a caso sono rimasti a Torino nonostante la possibilità di tornare dalle famiglie, si aggiungeranno a Michel Adopo e Wilfred Stephane Singo, che hanno esordito con Mazzarri quest'anno in Prima squadra e hanno giocato con la Primavera di Sesia tutta la stagione. Sia il centrocampista romeno che l'esterno marocchino durante la stagione si sono allenati più volte con Belotti e compagni, ma ora sono pronti ad entrare in pianta stabile in Prima squadra per la parte finale della stagione. Sempre se si tornerà a giocare.

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"I DUE PROFILI - Ghazoini - arrivato dal Frosinone a gennaio 2019 (fu soffiato a Roma e Milan) - dopo una prima parte dell'annata da terzo della difesa è tornato al suo ruolo naturale come esterno nel 3-5-2. L'ex ciociaro nel 2020 aveva iniziato a ingranare e i miglioramenti iniziavano a diventare lampanti. Una crescita che l'ha portato anche alla chiamata dell'Under 20 del Marocco a fine gennaio. Ghazoini è un profilo alla De Silvestri, forza fisica e grande attenzione difensiva e non disdegna gli inserimenti in fase offensiva. Onisa, quest'anno capitano della Primavera, si era già messo in luce lo scorso campionato ed è già molto conosciuto nell'ambiente granata. Mediano instancabile, ottimo in fase di rottura, ma con qualche limite in fase di possesso. La crescita del centrocampista romeno (in estate è stato prelevato l'intero cartellino dalla Virtus Entella) è stata possibile proprio grazie a una crescente dose di responsabilizzazione. Si tratta di due profili che fisicamente possono reggere l'urto della Serie A e che coprono dei ruoli in cui la rosa granata ha delle carenze: ecco perchè, coronavirus permettendo, sono destinati ad entrare nell'orbita della prima squadra per l'eventuale finale di stagione.