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Torino, Meité bocciato a Genova: continua l’involuzione del francese

Focus on / Una delle peggiori prestazioni del francese classe 1994 nella sua esperienza in granata. Mazzarri lo deve ritrovare, magari lasciandolo più libero di svariare

Redazione Toro News

Prestazione incolore, opaca, poco incisiva: non è stato il pomeriggio del Toro allo stadio “Ferraris” di Genova, non è stato il pomeriggio di Soualiho Meité. Su un campo reso pesante dalla pioggia in una partita dai contenuti agonistici alti gioca probabilmente 73 minuti di troppo. È praticamente assente dal fischio d’inizio, ma Walter Mazzarri lo tiene in campo fino al rush finale, quando cerca di cambiare le carte in tavola, inserendo Simone Verdi e depotenziando la mediana. A Genova Meité ha probabilmente offerto una delle performance peggiori della sua esperienza in granata, ma in generale si registra un'involuzione del giocatore, piuttosto che un'evoluzione. Quali le ragioni?

POSIZIONE IN CAMPO Meité è apparso spaesato. Spesso fuori posizione, non è mai stato capace di dare una mano ai suoi compagni né in fase offensiva né in quella difensiva. Un problema di approccio mentale sicuramente, ma c’è di più. Il ruolo di mezz’ala al fianco di Tomas Rincon e di Daniele Baselli con compiti principalmente difensivi, probabilmente, sta limitando in maniera evidente il potenziale del francese classe 1994. In questa stagione, infatti, raramente si è visto un Meité decisivo, a differenza di quanto accaduto non più tardi di 12 mesi or sono, quando il popolo granata imparava a conoscere e imparava ad esaltarsi di fronte alle sue giocate. Meité ha grandi doti fisiche con buonissimi mezzi tecnici e con grande capacità d’inserimento: forse in prospettiva si dovrebbe pensare a una collocazione tattica che gli consenta di svariare di più sull'arco della trequarti. Al momento, pare evidente che Mazzarri e Meité non siano sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda nel senso che, nonostante la fiducia concessa ripetutamente dal tecnico, il francese non riesce a rendersi protagonista per come potrebbe.

MILAN Per fortuna di Meité e del Torino la sfida di Genova contro la Sampdoria andrà in archivio più velocemente rispetto alle altre. Giovedì alle 21 al “Grande Torino” si ritornerà in campo. L’avversario sarà un diavolo ferito, dopo la sconfitta bruciante nel derby con l’Inter. La speranza è di ritrovare un Torino con la bava alla bocca e di conseguenza un Meité di qualità. Con il Milan sia all’andata che al ritorno nello scorso torneo il transalpino sfornò prestazioni di alto livello, giocando da titolare tutti e 90 i minuti. Tra l’altro, bisognerà capire come Mazzarri vorrà schierare la sua squadra: Verdi è entrato ed è stato incisivo a Genova, quindi potrebbe aver convinto Mazzarri a proporlo per la prima volta da titolare. Allo stesso tempo, potrebbe recuperare dal guaio al polpaccio Sasa Lukic, che al momento garantisce più affidabilità. Considerata la prestazione incolore, opaca e poco incisiva, Meité potrebbe essere l’indiziato per la panchina. Ma indipendentemente da tutto il Torino ha bisogno di valorizzare al meglio un giocatore come il francese. E questo può passare anche per qualche esclusione.

Andrea Calderoni

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