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POSTPARTITA

Torino-Milan 0-7: i granata rivivono il peggiore degli incubi

TURIN, ITALY - MAY 12: Franck Kessie of A.C. Milan celebrates with team mates after scoring their side's second goal during the Serie A match between Torino FC  and AC Milan at Stadio Olimpico di Torino on May 12, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Sconfitta umiliante per il Torino che non reagisce e gioca una pessima partita

Roberto Ugliono

Un'umiliazione in piena regola, vergognosa e terrificante. Difficile definire altrimenti quanto accaduto questa sera all'Olimpico "Grande Torino". Il Torino di Nicola perde 0-7 in casa del Milan, tirando i remi in barca in modo non degno, disonorando la maglia e la storia del club e bissando la serata da incubo di Torino-Atalanta del gennaio 2020. Il Milan si conferma bellissima squadra che va verso un piazzamento Champions League con merito. Il Torino incassa una batosta dalla quale rialzarsi non sarà facile: l'unica notizia positiva è che il distacco dalla zona B resta di quattro punti vista la sconfitta del Benevento in casa dell'Atalanta. La salvezza del Torino passa dallo scontro di sabato contro uno Spezia che non è ancora salvo dopo essersi fatto agguantare sul 2-2 dalla Sampdoria.

PRIMO TEMPO - Il Toro è compatto nei primi minuti e aspetta il Milan dietro la propria metà campo. Facendo densità i granata riescono in un primo momento a contenere i rossoneri e provano a ripartire in contropiede. Il primo brivido è un quasi autogol: Calhanoglu entra in area, viene fermato da Bremer e poi Lyanco per spazzare calcia proprio addosso al compagno e per poco la carambola non finisce in porta per il più assurdo degli autogol. I granata provano a reagire: Zaza conquista palla e metà campo vincendo un contrasto con Kjaer che rimane a terra, appoggia per Baselli che lancia in profondità proprio Zaza che si era incuneato nella zona lasciata sguarnita dal danese dei rossoneri e calcia di prima, ma non trova la porta. Ma poi la squadra di Pioli prende possesso del campo. Al 19' il Milan passa in vantaggio. Dopo calcio d'angolo taglio verso il centro di Brahim Diaz, la sfera arriva a Theo Hernandez, Bremer e Singo non si intendono su chi deve uscire e lasciano troppo tempo e spazio al terzino rossonero che trova una grande rete col sinistro. Passa un minuto e il Milan per poco non raddoppia. Cross dalla sinistra, Kessiè va di testa e Sirigu con un miracolo sventa la minaccia, sulla respinta arriva Castillejo che a porta vuota prende il palo, ma era in fuorigioco. Il Torino sembra aver subito il colpo e cinque minuti dopo arriva il raddoppio dei rossoneri. Rebic pesca Castillejo in area, tenuto in gioco da Lyanco, ed è lo stesso brasiliano a entrare in modo scomposto sull'esterno del Milan. Rigore sacrosanto che viene realizzato con freddezza da Kessié. La reazione granata è affidata a due conclusioni di Bonazzoli: la prima di mancino al volo da fuori area che non trova lo specchio, la seconda di testa ma era in fuorigioco. Così come Calabria, che al 37' trova il 3-0, ma era oltre la linea difensiva granata. Il Toro avrebbe una clamorosa possibilità di accorciare, ma si divora il gol del 2-1. Calhanoglu regala palla a Zaza a due passi dalla porta, ma il lucano non calcia e passa a Bremer, che non ha il gol nel sangue e infatti calcia male. Sulla respinta di Donnarumma Bonazzoli completa la frittata svirgolando il pallone. Nel finale i granata dimostrano di aver ormai assorbito l'uno-due rossonero e provano a spingere, senza però riuscire a trovare altre occasioni.

SECONDO TEMPO - A inizio ripresa il Milan chiude subito i conti. Kessié anticipa Linetty su un brutto passaggio di Bremer a due passi dall'area di rigore e serve centralmente Brahim Diaz che segna il 3-0. Il polacco poco prima era stato anche ammonito, essendo in diffida salterà la partita contro lo Spezia. Al 52' il Milan sfiora il 4-0. Rebic punta e salta Bremer, serve al centro Kessié, che non trova la porta da due passi. Il Milan sta meglio e continua a creare senza problemi. Al 56' Brahim Diaz trova la traversa dopo una carambola e un minuto dopo Calhanoglu calcia da fuori area e non trova lo specchio per poco. Il Torino stacca definitivamente la spina e il Milan fa praticamente accademia già dopo 13 minuti dall'inizio della ripresa. Al 61' Theo Hernandez trova il 4-0. Buongiorno allarga malissimo per Singo, ne approfitta il terzino francese del Milan che si invola e supera Sirigu con un tocco sotto su assist di Rebic. Passano 6 minuti e il Milan trova anche il quinto gol in contropiede. Il Toro perde palla a metà campo, si apre un 3 contro 3 e Krunic è bravo a servire Rebic tutto solo sul secondo palo. Passa poco e il Milan trova il sesto gol. Meité imbuca per Leao che serve Rebic che può segnare a porta vuota. Il silenzio all'Olimpico regna sempre più sovrano e si sente solo la voce di Sirigu: "Va bene tutto, ma così no!". Ma poco cambia. Il Toro al 33' della ripresa subisce il 7-0, a bissare quanto era accaduto con l'Atalanta. Ancora Krunic serve Rebic, che (sempre solo) appoggia di coscia in porta. Non serve dare recupero all'arbitro, finisce 0-7 e sull'Olimpico "Grande Torino" calano le tenebre.