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Torino-Milan, parla Cerci: ”Con Ventura feeling totale, lui ha saputo capirmi. Giocheremo per vincere”

Verso la sfida dell'Olimpico / Presentato il neoacquisto dei rossoneri: "Il passato non si dimentica, ma ora voglio guardare avanti. Affronteremo i granata con il giusto...

Redazione Toro News

"Alessio Cerci si presenta ai suoi nuovi tifosi, proprio nella settimana che anticipa la sfida contro il suo ex grande club. Il Torino, squadra che ha saputo lanciarlo nei palcoscenici del tanto chiacchierato calcio che conta. Ha scelto la maglia numero 22, che in rossonero fu di Kaka e attualmente in granata appartiene ad Amauri: un vero e proprio scherzo del destino.

"Non c'è spazio per i rimpianti, ma per i ricordi si: ''Sarà una gara particolare, Ventura mi ha sempre saputo capire e con il tecnico ho sempre avuto un rapporto speciale. È anche e soprattutto grazie a lui se sono diventato il calciatore che vedete. Ora però sono pronto a fare il massimo con il Milan, un grande club che mi cercava da tre anni e per il quale posso finalmente giocare. L'hanno scorso abbiamo fatto un grande campionato con il Torino e loro anche quest'anno sono guidati da un grande allenatore, andremo lì per vincere e giocarcela a viso aperto. Affronteremo i granata con il giusto spirito''.

"Paura di un'eventuale contestazione? "A Torino ho dato il cuore e dunque mi aspetto una bella accoglienza. Anche se sappiamo com'è il calcio al giorno d'oggi, e un'accoglienza diversa me la potrei anche aspettare. Ma spero di no, io ho dato tutto per il Torino, dentro e fuori dal campo, e dunque ho la coscienza pulita." 

"Hai qualcosa da rimproverare al club di Cairo se sei arrivato solo ora a Milano? "Non ho niente da rimproverarmi e da rimproverare alla società. Ogni club fa i propri interessi e il Toro si è comportato molto bene con me."

"Sei rimasto molto legato a Torino, il tuo sacrificio poteva essere meglio rimpiazzato? "Io voglio bene al Torino e voglio il suo bene. Non entro in merito a queste cose, ci sono Petrachi e Cairo che fanno queste scelte. Hanno preso giocatori interessanti che possono anche trovare difficoltà iniziale, ma magari tra qualche tempo si parlerà diversamente di questi giocatori."

"E su un possibile gol contro i granata e relativa eventuale esultanza, la risposta di Cerci è categorica: "No. Come faccio ad esultare? Ho anche un tatuaggio che lo rappresenta. E' un ambiente e una squadra a cui sono affezionatissimo e mi rimarrà sempre nel cuore."

"E ancora, in merito alla dichiarazione della ragazza Federica di quest'estate: "Noi volevamo rimanere in Italia, è stato un momento di rabbia.

"E poi, infine, ancora sul momento non facile dei granata: "Ho sperato sempre il meglio per il Toro, ma - senza presunzione - queste  difficoltà un po'  si potevano già prevedere quest'estate quando siamo stati dati via io e Ciro, che comunque eravamo due giocatori importanti, se non i migliori. I risultati in questo momento non gli stanno dando ragione, ma il campionato e lungo e anche l'anno scorso non eravamo partiti bene. Ma il valore dei giocatori piano piano verranno fuori."

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