"Molto probabilmente si può definire come la partita peggio giocata dal Torino di Sinisa Mihajlovic nell'ultimo anno a mezzo: si parla della sfida contro il Napoli di Maurizio Sarri, andata in scena allo stadio Olimpico Grande Torino il 14 maggio di quest'anno. E, addirittura, Mihajlovic non fu neanche n panchina per quella tragica partita che - di fatto - sancì prematuramente la fine del campionato granata. Eppure il Torino era arrivato a quella partita con una carica particolare.
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Torino-Napoli 0-5, una sconfitta davanti al pubblico granata che pesa ancora
L'ultima volta / I granata, nell'ultimo match giocato allo stadio Olimpico Grande Torino contro i partenopei, uscirono con le ossa rotte
"Infatti, esattamente una settimana prima, i granata aveva giocato forse la partita migliore dal punto di vista tattico dell'era Mihajlovic, bloccando la Juventus sull'1-1 allo Juventus Stadium, e rischiando anche di vincere in 10 contro 11 a causa dell'espulsione (più che dubbia, sulla quale Mihajlovic protestò in modo animato e venne allontanato) di Afriyie Acquah. Ma nonostante le condizioni avverse, il Torino aveva interpretato in modo assolutamente giusto il match, e guadagnando molto dal punto di vista del morale. Proprio per questo le attese per la partita col Napoli erano alte, perché il popolo granata avrebbe voluto vedere la grinta messa sul campo dei bianconeri.
"Ma di quella squadra non ci fu neppure l'ombra contro i partenopei: al Napoli, infatti, bastarono appena sette minuti per passare in vantaggio e mettere in discesa il match con una rete di José Maria Callejon, spesso e volentieri giustiziere del Toro. Dopo il vantaggio della squadra di Sarri, i granata non furono in grado di reagire, e subirono ma senza prendere gol fino all'intervallo. Dopo la pausa tra un tempo e l'altro, si pensava ad una reazione d'orgoglio dei granata che, però, non arrivò. Anzi, fu il Napoli ad uccidere - calcisticamente parlando - la partita: esattamente al minuto 60 fu Insigne a chiudere virtualmente i conti del match, segnando il gol del 2-0. Ma il Napoli non fu assolutamente domo, e mise in atto una manovra alla quale i granata non seppero assolutamente rispondere: in sei minuti, Mertens, Callejon e Zielinski misero a segno tre reti che misero in ginocchio il Torino.
"Sabato sarà necessaria una svolta, per cercare anche di "vendicare" quel risultato che fa male, soprattutto perché arrivato di fronte al pubblico granata. Servirà una squadra ben preparata e compatta per resistere all'urto degli uomini di Sarri, veloci e letali sia sulle fasce che per vie centrali.
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