"Palcoscenico d'onore per la prima del nuovo anno del Torino, nel turno dell'Epifania. I granata, infatti, erano ospiti del Napoli di Sarri allora secondo in classifica insieme alla Fiorentina - un punto dietro all'Inter. Il Toro, dalla sua, non veniva certo da una pausa serena: il 2015 si era concluso con le sconfitte contro Juventus in Coppa Italia e Udinese in campionato, gettando una fosca coltre sulle reali potenzialità dei granata, che andavano al San Paolo con l'obiettivo principe di dare una risposta netta sotto il profilo della prestazione, ancor prima che del risultato.
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Torino-Napoli, all’andata la magia di Insigne e l’affaire Quagliarella
Il ricordo / La punta di Castellammare alzò le braccia in direzione dei sostenitori partenopei dopo aver realizzato il rigore dell'1-1, generando una frattura insanabile
"E la prestazione, in parte, arrivò: il Napoli non ebbe vita facile nell'aver ragione di un Torino combattivo anche se a tratti disorganizzato, e in cui cominciavo ad emergere i primi fantasmi che avrebbero di lì in avanti condizionato la stagione degli uomini di Ventura. A sbloccare la partita furono i partenopei, grazie a una perla di Insigne su un pallone che rimbalzava poco fuori dall'area: tiro a scavalcare Padelli e ad infilarsi sotto la trasferta che fece esplodere il San Paolo. La reazione del Toro arrivò grazie al fallo da rigore di Ghoulam su Bruno Peres, con penalty trasformato da Quagliarella. La punta, che non segnava dal 20 settembre, dopo la realizzazione alzò le braccia come a scusarsi verso i tifosi partenopei: più avanti avrebbe spiegato che voleva interrompere il rapporto di ostilità con la piazza campana, come a dire basta così. Ma il gesto venne inteso come una richiesta di scuse irrispettose verso i propri sostenitori, in quello che fu l'episodio che determinò la rottura definitiva tra Quagliarella e piazza, nonostante le contro-scuse della settimana successiva: non avrebbe più vestito il granata. Un gesto, quello del San Paolo, che aiutò tutti a digerire meglio il trasferimento alla Sampdoria nella finestra di mercato appena successiva.
"La partita, infine, venne decisa da una rete di Hamsik allo scadere del primo tempo (fu Acquah a non seguire l'inserimento). Nonostante una ripresa volenterosa, il Torino dovette tornare a casa lasciando altri tre punti per strada, nonostante una prestazione che, viste le premesse seminate al termine dell'anno precedente, non faceva disperare.
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