"In estate il suo trasferimento è stato uno dei più discussi in assoluto, non soltanto per quanto riguarda il calciomercato del Torino, ed ora il giocatore è pronto a tornare da avversario nello Stadio che per tre stagioni l'aveva acclamato, di fronte a quella tifoseria che fino alla passata annata era anche la sua: Nikola Maksimovic vivrà la sfida di domenica pomeriggio, tra i granata ed il Napoli, in maniera assolutamente particolare e differente da qualsiasi altro giocatore presente sul terreno di gioco o in panchina. 'Scoperto' da Gianluca Petrachi, che riuscì a portarlo sotto la Mole con un grande colpo in sordina, dopo un iniziale periodo di ambientamento il difensore serbo scalò rapidamente le gerarchie fino a diventare un perno della difesa di Ventura nella stagione 2013/2014, quella terminata con la qualificazione in Europa League. Nonostante le sirene delle big, italiane ed estere, si facessero sempre più squillanti il centrale decide di restare in granata per le due stagioni successive ancora sotto la guida Ventura, nel corso delle quali mette in mostra grandi qualità - in particolar modo palla al piede - ed una importante duttilità.
gazzanet
Torino-Napoli, il ritorno di Maksimovic: per adesso sorride il Torino
Focus on / Il difensore ritrova il suo vecchio pubblico: in estate una 'fuga' discussa, ma la prima stagione in azzurro non sta andando come sperato. E se invece avesse ascoltato Mihajlovic e fosse rimasto...
"Con il cambio in panchina però, ecco cambiare le carte in tavole: Mihajlovic appena arrivato, e forse ancor prima di modo da avere alcune garanzie, parla con il giocatore e lo convince a restare ancora un anno, di modo da giocare titolare e rendersi protagonista con la maglia del Torino conquistando la definitiva consacrazione per poi partire l'anno successivo, considerando anche il lungo infortunio che l'aveva tenuto lontano dal terreno di gioco nel corso della scorsa stagione. Senza alcun preavviso tuttavia, da un giorno all'altro Maksimovic non si presenta più agli allenamenti: società e tecnico lo cercano, si viene a sapere di una sua 'fuga' in Serbia per via di un mutamento di idee e della volontà di sposare immediatamente il progetto del Napoli. Una mossa alla quale il presidente Cairo deve giocoforza cedere, ma alle sue condizioni: l'ultimo giorno di mercato viene ufficializzato il trasferimento del difensore al club partenopeo in prestito con obbligo di riscatto per una cifra che, considerando anche l'inserimento di Mirko Valdifiori come contropartita tecnica, raggiunge all'incirca i trenta milioni. Una mossa che tuttavia rovina un bel matrimonio durato tre stagioni: con piazza, società, direttore sportivo ed anche con il nuovo tecnico.
"La prima stagione alle pendici del Vesuvio, tuttavia, non è decisamente andata come sperato da Maksimovic: mai realmente entrato a pieno neglio schemi di gioco di Sarri, chiuso anche da Albiol e Koulibaly, il difensore è al momento - sin dall'inizio - considerato una riserva. Ad oggi sono dodici le presenze totali collezionate, delle quali solamente otto in Serie A: due in Coppa Italia ed altrettante in Champions League, dove è arrivato proprio l'esordio con la maglia azzurra contro il Benfica subentrando ad Albiol infortunato, completano il bottino. Anche allo Stadio Olimpico Grande Torino, con ogni probabilità, il serbo partirà dalla panchina e considerando il suo ruolo a meno di tracolli tecnici o di infortuni, lì resterà per l'intera durata del match. Se è vero che in termini economici la parte che in assoluto sembra aver guadagnato maggiormente da questa operazione è il Torino, dal punto di vista tecnico rimangono numeri e statistiche che certificano che un profilo alla Maksimovic sarebbe servito eccome ai granata nell'arco di questa stagione: domenica il centrale torna a Torino, ma non come avrebbe voluto, e probabilmente con un importante bagaglio di rimpianti - in parte condivisi - sulle spalle...
© RIPRODUZIONE RISERVATA