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Torino, Nikola Maksimovic il veterano di 23 anni

Il Torino si gode la rapida crescita del difensore serbo arrivato in granata solo un anno fa ma già elemento imprescindibile della rosa

Redazione Toro News

"Nikola Maksimovic ha solo 23 anni ma a vederlo giocare sembra un veterano, gioca sempre a testa alta e senza paura, merito delle sue origini serbe, un paese nel quale crescere in fretta è quasi un obbligo vista la situazione di crisi che sta passando lo stato dallo scioglimento della Jugoslavia in poi. Quando Nikola nacque a Bajina Bašta nel 1991, la Serbia si chiamava ancora Jugoslavia ed era ancora unita agli attuali stati indipendenti di Slovenia, Croazia, Macedonia, Bosnia e Montenegro. Fin da piccolo ha quindi dovuto condividere la passione per il calcio con le atrocità della guerra.

"Maksimovic in campo non teme lo scontro fisico pur essendo piuttosto veloce se rapportato alla sua notevole altezza (193cm), ama impostare sempre l'azione con palla a terra, difficilmente calcia via un pallone per spazzare la zona cercando addirittura l'azione personale grazie alle sue buone qualità tecniche e a un pizzico di incoscienza dovuta all'età ancora giovane. Nell'ultima partita contro il Napoli oltre alle già note abilità di dribbling e passaggio ha messo in luce anche un ottimo lancio lungo in favore di Fabio Quagliarella che partito sulla linea del fuorigioco ha raccolto l'assist del compagno e depositato la palla in rete alla spalle dell'incolpevole Rafael. Ventura sembra puntare molto su di lui, dopo averlo tenuto a lungo in panchina nella prima parte della scorsa stagione, quando Nikola ha iniziato ad assaggiare il campo non è più uscito complici anche i vari infortuni occorsi allo sfortunato Cesare Bovo. Ottimo difensore centrale di prospettiva, in patria viene designato come l'erede del narazzurro Vidic, l'allenatore granata l'ha spesso fatto giocare sull'esterno con buoni risultati. Proprio questa sua grande duttilità ha permesso a Nikola di essere un protagonista anche in questa stagione dove ha già collezionato sette gettoni di presenza su otto partite tra campionato e girone di Europa League nonostante avesse saltato buona parte della preparazione estiva per un infortunio che lo ha tenuto fuori da tutti gli incontri di qualificazione alla coppa europea. Ora il giovane difensore serbo è in nazionale, purtroppo per lui la concorrenza in squadra in difesa è altissima ma in queste due partite di qualificazione all'Europeo francese del 2016 può approfittare delle assenze di Basta dell'Udinese e Rukavina del Villareal.

"Ottimo fisico, statura elevata, buone qualità tecniche e grande determinazione, il giovane Nikola ha tutto per diventare potenzialmente uno dei difensori più forti della Serie A, deve cercare di limitare le sue disattenzioni dovute ad alcune leggerezze difensive o alla voglia di strafare cercando la giocata difficile per uscire dalla difesa palla al piede. Se riesce a migliorare anche da questo punto di vista allora davvero potrebbe diventare l'erede di Nemanja Vidic e fare felice il Torino che su di lui ha investito parecchi soldi.