Torino, non sei ancora ”grande”

"di Valentino Della Casa

"Quando due giorni fa parlammo dell’importanza della continuità in campionato, ci rendevamo conto che Pescara-Torino avrebbe potuto rappresentare molto, per il percorso di crescita della squadra di mister Lerda. Ipotizzata la vittoria (anche perché il rendimento delle due squadre, e il valore degli undici in campo consentivano di pensarla così), speravamo di notare ulteriori miglioramenti sul piano del gioco.Invece il Torino di ieri si è sciolto come neve al sole, forse anche per colpa dell’approccio (e l’allenatore, questo, l’aveva detto in conferenza stampa) troppo sufficiente dato alla gara, che ha impedito al Toro di essere bello e concreto, come nelle scorse uscite (negarlo sarebbe ingeneroso oltre che falso) è stato. L’importanza di trovare la continuità di rendimento non risiede solo nella mera (ma decisiva) posizione in classifica, ma anche nel morale e nella convinzione - sempre con umiltà, tuttavia - dei propri mezzi.Quando il Torino riuscirà in questo, allora potrà tornare a definirsi una “grande” e legittimare, finalmente, le ambizioni che i tifosi giustamente pretendono. Per ora, tutto questo ancora non si è visto, con troppi sbagli dettati dalla paura di “non potercela fare” o, per contro, dall’eccessivo convincimento di essere i più forti. “Volare basso” ha dichiarato capitan Bianchi nel dopo gara. Noi gli diamo ragione, perché le vittorie passano soprattutto dalla testa e finchè questa non riuscirà a trovare la giusta mentalità, difficilmente vedremo tanti risultati positivi di seguito.Non tutto, però, è da buttare del lavoro svolto da mister Lerda. Pescara-Torino non va dimenticata, perché sbagliando si impara, ma allo stesso tempo deve essere rimossa per concentrarsi solo sul prosieguo del torneo, partendo dal Portogruaro. Proprio già contro i veneti ci si aspetta una reazione di carattere: anche questo è un piccolo passo, per tornare grandi.

"(Foto: M. Dreosti)