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Torino, la presentazione di Gonzalez: ”Sono motivato e carico”

Presentazione Gonzalez/ ''Spero di convincere Ventura. Sono in un gruppo che gioca da squadra, questo mi piace''

Redazione Toro News

"Prime parole ufficiali da giocatore del Toro oggi per Alvaro Gonzalez, uno degli acquisti dei granata nel mercato invernale. Il giocatore è arrivato al Torino in prestito con opzione di riscatto dalla Lazio, dove quest'anno ha avuto poche possibilità di mettersi in mostra. Il trent'enne urugagio di Montevideo, che gioca come centrale di centrocampo, spera di trovare sotto Ventura uno spazio maggiore. Tuttavia Gonzalez non è stato inserito nella lista Uefa per l'Europa League; dovrà quindi impegnarsi per riuscire a guadagnarsi minuti preziosi in campionato.

"Ecco che cosa ha detto il nuvo acquisto del centrocampo granata, presentato dal Team Manager del Toro Giacomo Ferri: ''Ho fatto tanti ruoli in carriera, sono felice, motivato e carico''. Il neo arrivato ha subito commentato la prestazione della sua nuova squadra nell'ultima partita disputata:''Contro la Samp è stata una grande vittoria e quel che ho visto mi ha dato ancora più voglia di conquistare un posto da titolare. Sogno di ritrovare la maglia della mia nazionale grazie al Toro. La rosa ha tanti giocatori di valore, ma so come convincere Ventura. C'è un grande gruppo, so che ora parto indietro nelle gerarchie ma sono pronto a lavorare per colmare il gap, così da mettere in difficoltà il tecnico. La Copa America? Voglio farmi trovare pronto''.

"Nonostante non sia stato inserito nella lista Uefa da Ventura, Gonzalez ha dato un suo parere sulle possibilità della squadra in Europa:''L'Europa League? Non potrò giocare, per il resto so che la squadra è competitiva e può passare il turno. L'Athletic sulla carta è favorito ma questo non conta nulla, conta solo il campo. In carriera ho affrontato il Toro e conoscevo bene questa squadra. E' una squadra tosta che segue l'allenatore con costanza. E' un gruppo che gioca da squadra e non punta su i singoli e questo mi piace''.

"Infine un commento sul suo soprannome, 'Tata': ''Tata vuol dire saggio, nonno. Mi è stato dato per via della mia voce che è sempre stata 'da vecchio', ero chiamato il Tata anche da ragazzino. Ho esperienza ma non si finisce mai di imparare. Gli altri sudamericani? Sicuramente ci siamo subito capiti per la lingua e per lo stile di vita. E' normale, comunque anche con il resto del gruppo ci troviamo bene''.