"Il Torino è reduce dal successo sull’Atalanta che ha bissato quello precedentemente ottenuto nella San Siro nerazzurra, ma la testa di Glik e compagni è già al Bologna: i granata affronteranno i felsinei sabato pomeriggio ed in un momento della stagione abbastanza peculiare in casa rossoblù. Se infatti dall’arrivo di Donadoni si era avvertito un radicale cambio di marcia a livello non soltanto di risultati ma anche di prestazioni, gli ultimi mesi sembrano essere il peggior periodo attraversato dal Bologna dal cambio di guida tecnica: i rossoblù non vincono da due mesi, e per analizzare le tematiche che potrebbero contraddistinguere gli atteggiamenti tattici dei felsinei contro il Torino prenderemo in considerazione le ultime cinque partite disputate.
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Torino: per fermare il Bologna, recupero palla e anticipi aerei
Temi tattici / Felsinei in calo nelle ultime sfide: tantissimi i palloni persi. Possesso palla e pressing non sembrano essere esagerati
"In questi cinque incontri i ragazzi di Donadoni, che li ha sempre schierati con un 4-3-3 eccezion fatta per l’ultimo match dell’Olimpico nel quale la maschera indossata è stata un difensivissimo 4-5-1, hanno ottenuto due pareggi e tre sconfitte affrontando Carpi, Inter, Atalanta, Verona e Roma. L’elemento che maggiormente salta agli occhi ad una prima analisi dei dati è il recente calo del reparto mediano: nelle ultime prestazioni si è registrata una carenza di lucidità nella gestione del pallone in particolare all’altezza del centrocampo, sono infatti addirittura 174 le palle perse, tantissime, a fronte delle 81 recuperate.
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"Fondamentalmente la propensione tattica del Bologna sembra essere quella del lancio lungo a cercare direttamente il reparto avanzato, o in alternativa la via prediletta sono le vie centrali: gli attacchi portati centralmente nelle ultime cinque sono 49, quelli dalla fascia destra 42 e da quella sinistra 38; ma ad impressionare sono appunto i lanci lunghi che ammontano addirittura ad 88. Nonostante quindi spesso gli uomini chiave felsinei si rivelino essere gli esterni, in particolare Emanuele Giaccherini, la ricerca dello sviluppo del gioco sulle corsie non sembra essere così frequente: a dimostrarlo è anche la larghezza media del Bologna che ammonta a 28,03. A risentirne è anche il possesso palla medio che ammonta al 51,6% mantenendosi ampiamente nella media, ma che , ovviamente, potrebbe essere più elevato se la gestione del pallone fosse maggiormente ricercata.
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"Contro la Roma la rete di Rossettini è arrivata attraverso un colpo di testa su calcio di punizione: il Bologna ricerca abbastanza questa soluzione, sono infatti 37 i corner conquistati nelle ultime cinque sfide. Così come rappresentano un’arma importante per i rossoblù anche i traversoni, anch’essi a quota 37. I ragazzi di Donadoni non sembrano invece essere parecchio lucidi sotto porta: di 26 tiri totali, solamente 14 hanno centrato lo specchio avversario (poco più della metà dunque) mentre per quanto riguarda la conclusione da fuori area è una soluzione ricercata con una discreta frequenza: degli stessi 26, esattamente la metà ovvero 13 arrivano dall’esterno dell’area di rigore.
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"Infine, il baricentro: 49,1 di media, il Torino non sembra doversi preoccupare in maniera particolare del pressing portato dagli avversari che, come visto, stazionano abbastanza all’altezza della metà campo. Sinonimo di questa tendenza a non pressare più del dovuto è anche la lunghezza media della squadra di Donadoni: 27,33. Ancora una volta quindi il Torino, ed in particolare la retroguardia, dovrà essere attento e preciso nella lettura dei lanci lunghi avversari: disinnescare quest’arma potrebbe indirizzare fortemente la partita a favore dei granata che, inoltre, sfruttando la recente tendenza rossoblù avranno presumibilmente l’occasione di recuperare svariate volte la sfera a centrocampo e dare vita a nuove azioni offensive.
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