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Torino: quel che deve succedere per la permanenza di Belotti

Il boom / Il Torino che resta sulle sue posizioni e costruisce una squadra competitiva, una scelta di cuore del ragazzo e soprattutto la mancanza di un acquirente immediato con 100 milioni in mano

Gianluca Sartori

"Con un elemento del genere al centro dell'attacco, sognare è lecito. Un ciclone che segna, fa segnare, corre per tre, trascina i compagni. Mentre il Gallo ha già lanciato la corsa ai record italiani ed europei, i tifosi del Torino si godono giustamente un campione del genere, probabilmente  l'attaccante più forte visto in granata dai tempi di Pulici e Graziani. Ma ricordando la sfilza di cessioni eccellenti che hanno visto protagonista il Torino negli ultimi anni, è logico chiedersi: fino a quando si vedrà Andrea Belotti con la maglia del Torino? Premessa fondamentale: impossibile dirlo oggi con certezza. Ma proviamo a ricostruire la situazione.

"LA PAROLA DI CAIRO - Come arcinoto, il Torino ha provveduto lo scorso autunno a blindare la perla che si trova in casa, frutto di un'intuizione di quelle che possono cambiare il corso delle cose, quella avuta due anni fa quando i granata prelevarono Belotti dal Palermo per 7,5 milioni di Euro. Stipendio aumentato a livelli da top player granata, durata allungata fino al termine massimo del 2021. Sopratutto una clausola rescissoria di 100 milioni di Euro cash, valida solo per l'estero. Quindi: se un club estero dovesse presentarsi con quella cifra (interamente in contanti, senza contropartite tecniche di mezzo) e la volontà di Belotti in mano, non ci sarebbe bisogno di trattare con Cairo ma solo di caricare il giocatore sull'aereo. Un club estero che proponesse una cifra inferiore o un club italiano che offrisse una cifra qualsiasi (anche maggiore, in ipotesi, a 100 milioni) dovrebbero passare prima dal Torino. Registrate le affermazioni del presidente Cairo e del DS Petrachi per cui il giocatore non si muoverà per una cifra inferiore alla clausola, si sa anche che le vie del mercato sono infinite. Il Torino dovrà quindi avere la coerenza di rimanere sulle proprie posizioni. E il presidente dovrà dare seguito alle dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore per le quali l'intenzione è quella di costruire un progetto serio intorno al bergamasco classe 1993.

"LA VOLONTA' DEL GIOCATORE - Andrea Belotti, per rimanere, dovrebbe poi fare una scelta di cuore. Convincersi che il Torino possa essere un punto d'arrivo e che il club granata possa soddisfare almeno in parte quelle che possono essere le legittime aspirazioni professionali di un giocatore simile. E' giusto dire che se c'è un calciatore in cui i tifosi possano riporre le proprie speranze è proprio il Gallo, per il suo cuore onesto e umile e la sua assennatezza. Lui a Torino si trova benissimo, non dimentica le sue umili origini e la maglia granata è per lui realmente un onore. Per cui la piazza granata può sperare. E Belotti sa che a Torino ha una piazza ai suoi piedi e la totale fiducia di società, allenatore e compagni. In una big italiana o europea la situazione sarebbe diversa e il Gallo si ricorda bene di quanto tempo ha impiegato per inserirsi al meglio nella realtà granata, una volta arrivato dal Palermo. Valutazioni che, è bene dirlo, potrebbero sempre vacillare di fronte ad offerte serie e importanti.

LA CLAUSOLA - Come detto ieri da Cairo, apporre una clausola di 100 milioni sembrava esagerato, pazzesco. Nel mondo dorato ed esagerato del calciomercato di oggi, invece, quella cifra oggi pare troppo esigua. E chi pagasse la clausola rescissoria, convincendo il giocatore, se lo porterebbe in casa. Cento milioni sono un investimento non da tutti i giorni, alla portata di un circolo molto ristretto di club europei. Sicuramente intorno al Gallo ci sono già oggi gli occhi di molti: al giorno d'oggi, tra gli addetti ai lavori, tutti sanno tutto di tutti e nel calciomercato di oggi è fondamentale arrivare prima di altri su un obiettivo conteso. Allo stesso tempo, c'è da ricordare che Belotti è solo alla sua seconda stagione in Serie A da titolare: top club come Bayern Monaco e Real Madrid - giusto per fare un esempio - difficilmente potrebbero pagare 100 miloni per un ragazzo che si dovrà ancora confermare la prossima stagione, per affidargli la maglio numero nove dell'attacco.

Tenere Andrea Belotti dunque, almeno per un'altra stagione, diventa un obiettivo per il Torino, non facile ma allo stesso tempo, certamente, non impossibile. Una cosa è certa: confermare il Gallo sarebbe una felicità per tifosi e compagni, mentre se il Torino lo lasciasse partire a fine campionato, realizzerebbe una plusvalenza storica ma allo stesso tempo si troverebbe di fronte alla necessità di ricominciare tutto daccapo.