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Torino, quella Coppa Italia Primavera del 1999: chi furono i protagonisti e che fine hanno fatto

Torino, quella Coppa Italia Primavera del 1999: chi furono i protagonisti e che fine hanno fatto

Verso il match / In cinque sono arrivati in Serie A: Balzaretti, Sorrentino, Semioli, Fissore e Grauso

Gianluca Sartori

Al giorno d'oggi potrebbe sembrare strano, ma il Torino è la società che detiene il maggior numero di vittorie in Coppa Italia Primavera (sette), competizione giunta quest'anno alla sua edizione numero quarantasei, che si concluderà con la finale tra i granata e il Milan (primo round stasera al Filadelfia, ore 20.30). Un primato che affonda le sue radici nel fatto che il club granata fu il primo in Italia a puntare metodicamente e scientificamente sul proprio settore giovanile, grazie alla grande qualità di dirigenti ed allenatori che da sempre hanno fatto del vivaio granata il più storico e prestigioso in Italia per trofei vinti e giocatori prodotti. L'ultima vittoria, però, risale a diciannove anni fa. Era il 7 aprile 1999 quando i ragazzi di mister Claudio Sala - appartenenti alle annate tra il 1979 e il 1981 - vinsero l'ultima Coppa Italia Primavera del Torino, superando il Napoli in una finale di andata e ritorno.

IL PERCORSO - Il "Poeta del gol", l'anno prima vincitore della Viareggio Cup (rimasta poi l'ultima per il club granata), condusse una squadra capace di fare una buona marcia in campionato che, dopo il secondo posto nella regular season e il secondo nel girone dei play-off, si concluse ai quarti Scudetto con un 3-0 subito dall'Atalanta. Nella Viareggio Cup, da campione in carica, il Toro si fermò sempre ai quarti al cospetto dei croati del Varteks. In Coppa Italia, invece, si assistette ad una cavalcata maestosa. E se oggi per arrivare in finale il Toro ha dovuto giocare sei partite, allora ne dovette superare ben dieci, per una formula che prevedeva un gironcino eliminatorio all'italiana da tre squadre e poi un tabellone di eliminazione diretta, dagli ottavi in poi, sempre con formula di andata e ritorno. In finale contro il Napoli, il Toro vinse ai calci di rigore sollevando la coppa allo stadio "Primo Nebiolo" del parco Ruffini, dopo che sia all'andata che al ritorno le partite si conclusero sull'1-1.

I GIOCATORI - Mentre Emiliano Mondonico conduceva la prima squadra alla promozione in Serie A, Claudio Sala vinse la Coppa Italia con una squadra che aveva al suo interno tanti ragazzi che poi non riuscirono ad affermarsi nel calcio professionistico ma anche qualche gioiellino che poi ha saputo far parlare di sè. Cinque i giocatori in grado di arrivare in Serie A: Federico Balzaretti, Riccardo Fissore, Claudio Grauso (oggi nello staff di Federico Coppitelli), Franco Semioli e Stefano Sorrentino. Quell'anno, poi, Sala chiamava in Primavera spesso e volentieri due giovani promettenti: Emanuele Calaiò, attaccante degli Allievi Nazionali di Beppe Pallavicini, e Fabio Quagliarella, punta degli Allievi Sperimentali di Giacomo Ferri. C'erano anche Federico Amenta, Stefano Bagalini e Andrea Faccini, in grado di arrivare in Serie B. In rosa anche Marco Pianotti, che oggi figura nei quadri del Torino come responsabile della scuola calcio femminile. Anche nell'epoca di una società alquanto malandata, che di lì a poco sarebbe passata dalla reggenza di Vidulich a quella di Cimminelli, il vivaio granata seppe sfornare calciatori di qualità.

IL TORINO PRIMAVERA 1998-1999

Portieri: Christian Pizzi (1979), Stefano Sorrentino (1979), Joshua Scacheri (1980)

Difensori: Federico Balzaretti (1981), Andrea Faccini (1981), Federico Lazzeri (1981), Luca Palmitessa (1981), Marco Pianotti (1980)

Centrocampisti: Federico Amenta (1979), Stefano Bagalini (1981), Vincenzo Friso (1980), Massimiliano Gallarato (1980), Claudio Grauso (1980), Massimiliano Grotto (1980), Olindo Modenese (1981), Francesco Tenzone (1981)

Attaccanti: Manuel Broccanello (1980), Simone Izzo (1980), Nunzio Lazzaro (1980), Franco Semioli  (1980)