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Torino, rinnovi in stand-by: novembre caldo per Parigini e De Silvestri

PARMA, ITALY - SEPTEMBER 01:  Kevin Bonifazi (C) of Torino FC celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between Atalanta BC and Torino FC at Stadio Ennio Tardini on September 1, 2019 in Parma, Italy.  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Il punto / Priorità a De Silvestri e Parigini, in scadenza nel 2019. Discorsi avviati anche per Bonifazi e Mazzarri, per il quale il rinnovo fino a poche settimane fa sembrava solo una formalità

Redazione Toro News

Torino, c'è ancora calma apparente sul fronte rinnovi. Tanti i tavoli aperti dalla società, ma ancora pochi veri segnali di chiusure imminenti: da Parigini a De Silvestri, passando per Bonifazi e Mazzarri, sono attesi sviluppi nei prossimi mesi. In un verso o nell'altro.

IN SCADENZA - Priorità a Parigini e De Silvestri, in scadenza a luglio 2019 e per i quali i prossimi mesi saranno decisivi per comprendere il proprio futuro in granata. Entrambi vorrebbero continuare con il Torino, ma sarà la società - in concomitanza con l'entourage dei giocatori - a prendere una decisione definitiva. La sensazione è che entro novembre il Torino assumerà una posizione chiara, con una consapevolezza: da gennaio 2019, sia Parigini che De Silvestri potranno accordarsi con qualunque società per trasferirsi a parametro zero al termine della stagione sportiva. Si tratta.

GLI ALTRI - Discorsi avviati anche per i prolungamenti contrattuali di Mazzarri e Bonifazi. Quello del tecnico toscano, stando alle dichiarazioni delle scorse settimane, dovrebbe essere poco più che una formalità. Chissà che Cairo non possa approfittare di questa pausa dal campionato per pianificare un incontro con il suo mister e mettere tutto nero su bianco. Meno prioritario invece il rinnovo di Bonifazi, il cui contratto scadrà nel 2022. Le parti sono al lavoro per trovare un accordo per un adeguamento di contratto, con annesso un prolungamento per almeno un'altra stagione. Difficile dire oggi se ci saranno o meno novità a stretto giro di posta: al momento è tutto in stand-by, ma c'è la consapevolezza che la situazione inizierà a scaldarsi da novembre in poi.