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Torino: ritrovare il gol nell’ultimo quarto d’ora

Approfondimento / Gli ultimi 15 minuti delle gare giocate dal Torino, vedono a zero il tabellino delle reti segnate. I motivi possono essere atteggiamento, stanchezza ma anche qualche scelta...

Redazione Toro News

"Nelle prime 15 giornate di campionato, il Toro è rimasto a secco nell'ultimo quarto d'ora di gioco. Ecco quali possono essere le motivazioni.

"ATTEGGIAMENTO RINUNCIATARIO - E'uno dei problemi che preoccupa di più l'ambiente: i granata in campo sembrano stanchi e spauriti. In questo campionato è capitato spesso a fine partita di veder chiudere la squadra nella propria metà campo, per proteggere il risultato. Il problema è che spesso non si tratta di un risultato pienamente soddisfacente: preservarsi su un pareggio o sul punteggio di 1-0 può essere comunque pericoloso, se l'avversario si dimostra in grado di fare breccia nella difesa. Qualche rischio in più e la forza di mantenere un atteggiamento offensivo fino alla fine, potrebbe raccogliere molti più punti.

"CORSA E STANCHEZZA - Il campionato e gli impegni di coppa, a cui presto si aggiungerà la Tim Cup, sono un bagaglio pesante a cui la squadra forse non era pronta, e la stanchezza, specialmente verso fine gara, si fa sentire. Elementi come Alessandro Gazzi, che dovrebbe costruire gioco e far salire la squadra, facilitando le punte, sono sicuramente provati da tanti minuti di corsa. In particolare il centrocampista veneto, che non risparmia di certo la grinta e ci ha abituato a prestazioni di grande personalità, non può arrivare agli ultimi minuti in grado di dare ancora un contributo importante alla squadra.

"I CAMBI - Ventura ha cambiato più volte quest'anno gli attaccanti titolari: dopo la breve parentesi Larrondo, Quagliarella, Amauri e Martinez si sono alternati come punte nello schema del mister. Spesso però i cambi verso fine partita sono stati azzardati, a volte incomprensibili. La velocità di Martinez, ad esempio, utilizzata poco dal mister ad inizio campionato, sta iniziando ora a fare la differenza, ma spesso il venezuelano non è nè stato sfruttato come titolare, nè è subentrato a metà secondo tempo quando ancora poteva dare un apporto interessante: emblematico ad esempio il cambio nella gara contro il Sassuolo, dove il giovane Martinez è entrato al 92°, a partita ormai finita e persa. Qualche cambio non troppo tardivo potrebbe dare linfa all'ultima parte della gara, permettendo al Toro di dare sprint agli ultimi minuti e far suo il risultato.