di Paolo Morelli
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Torino-Roma: l’andata
di Paolo Morelli
Il Toro, nel giorno 16 dicembre 2007, veniva da una pesantissima sconfitta sul campo interista, un sonoro 4-0 che avrebbe potuto tagliar le gambe a chiunque. Ma la Roma ricevuta in...
Il Toro, nel giorno 16 dicembre 2007, veniva da una pesantissima sconfitta sul campo interista, un sonoro 4-0 che avrebbe potuto tagliar le gambe a chiunque. Ma la Roma ricevuta in casa, anziché incutere timore diede stimolo a fare bene. Quello che scese in campo fu un Toro trasformato rispetto a quello visto una settimana prima a Milano. Correggo, rispetto a quello visto una settimana prima dalla mezz’ora in poi.Peccato che, come al solito, i granata non andassero d’accordo con il gol. Sta il fatto che in quella partita la squadra di Novellino riuscì davvero a mangiarsi l’impossibile. L’errore più clamoroso giunse nel primo tempo, quando Rosina e Di Michele riuscirono nell’ardua impresa di cogliere un palo a porta vuota tirando insieme. Roba da lasciare a bocca aperta chiunque. Tant’è che un cronista televisivo definì quell’azione come “l’errore più incredibile della storia del calcio”. Ovviamente si trattava di un’esagerazione, ma rendeva bene l’idea.La Roma però non riusciva a combinare nulla, e il Toro continuava a sciupare. Nel secondo tempo toccherà all’improduttivo Bjelanovic pescare il legno, di testa. Ma questa volta più per sfortuna che per sbadataggine. Quel colpo di testa in corsa che Doni, con la punta delle dita, riuscì a deviare sulla traversa, interna. Poi a pochi minuti dalla fine, Perrotta ci fece temere l’ennesima beffa, ma il suo tiro fece davvero la barba al palo. Sarebbe stato troppo. Ci fu tempo anche per una sconcertante espulsione di Comotto, cacciato presumibilmente per fallo da ultimo uomo quando fallo da ultimo uomo non era affatto.Clamorosamente, il pareggio andò stretto proprio al Toro, che poi vinse tre giorni dopo – inutilmente – in Coppa Italia con un secco 3-1 rifilato ai giallorossi, che giocarono con qualche riserva in più. Da segnalare, nella partita di campionato, l’ultima apparizione di Vailatti, che di lì a poco sarebbe stato mandato a Livorno in prestito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Il Toro, nel giorno 16 dicembre 2007, veniva da una pesantissima sconfitta sul campo interista, un sonoro 4-0 che avrebbe potuto tagliar le gambe a chiunque. Ma la Roma ricevuta in...
Il Toro, nel giorno 16 dicembre 2007, veniva da una pesantissima sconfitta sul campo interista, un sonoro 4-0 che avrebbe potuto tagliar le gambe a chiunque. Ma la Roma ricevuta in casa, anziché incutere timore diede stimolo a fare bene. Quello che scese in campo fu un Toro trasformato rispetto a quello visto una settimana prima a Milano. Correggo, rispetto a quello visto una settimana prima dalla mezz’ora in poi.Peccato che, come al solito, i granata non andassero d’accordo con il gol. Sta il fatto che in quella partita la squadra di Novellino riuscì davvero a mangiarsi l’impossibile. L’errore più clamoroso giunse nel primo tempo, quando Rosina e Di Michele riuscirono nell’ardua impresa di cogliere un palo a porta vuota tirando insieme. Roba da lasciare a bocca aperta chiunque. Tant’è che un cronista televisivo definì quell’azione come “l’errore più incredibile della storia del calcio”. Ovviamente si trattava di un’esagerazione, ma rendeva bene l’idea.La Roma però non riusciva a combinare nulla, e il Toro continuava a sciupare. Nel secondo tempo toccherà all’improduttivo Bjelanovic pescare il legno, di testa. Ma questa volta più per sfortuna che per sbadataggine. Quel colpo di testa in corsa che Doni, con la punta delle dita, riuscì a deviare sulla traversa, interna. Poi a pochi minuti dalla fine, Perrotta ci fece temere l’ennesima beffa, ma il suo tiro fece davvero la barba al palo. Sarebbe stato troppo. Ci fu tempo anche per una sconcertante espulsione di Comotto, cacciato presumibilmente per fallo da ultimo uomo quando fallo da ultimo uomo non era affatto.Clamorosamente, il pareggio andò stretto proprio al Toro, che poi vinse tre giorni dopo – inutilmente – in Coppa Italia con un secco 3-1 rifilato ai giallorossi, che giocarono con qualche riserva in più. Da segnalare, nella partita di campionato, l’ultima apparizione di Vailatti, che di lì a poco sarebbe stato mandato a Livorno in prestito.
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