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Torino, finalmente Verdi torna al gol: ma deve essere un punto di partenza

Focus on / L'esordio di Longo non è stato felice, ma il n. 24 ha finalmente trovato la prima rete della sua esperienza in granata

Lorenzo Chiariello

"Nonostante l'entusiasmo suscitato, la prima di Longo sulla panchina granata non ha portato i risultati sperati da presidenza e tifoseria. Il Toro ha patito le solite defaillance difensive ed una tenuta atletica non delle migliori. In un'altra serata negativa però, c'è chi ha finalmente visto la luce in fondo al tunnel. Dopo quasi un anno, Simone Verdi ha ritrovato la marcatura in Serie A e con essa il primo sigillo in maglia granata dopo 1410 minuti spalmati su 22 presenze. Per il classe 1992 trovare la rete infatti è stato più complicato del previsto: solo Rolando Mandragora (45) aveva effettuato più tiri dell'esterno granata senza insaccare nel campionato in corso. Ora, con la fine di questo periodo di sterilità realizzativa Verdi potrebbe trovare maggiore confidenza dare un decisivo contributo alla manovra offensiva del Toro.

"LIBERAZIONE - Prima del mancino sporco, ma rapace di ieri sera, l'ultima rete in Serie A firmata Verdi era datata 31 marzo 2019. Per 314 giorni, la porta è stata nemica dell'esterno ex Napoli che proprio con i partenopei era andato in gol contro la Roma prima del prolungato digiuno. L'aver portato in vantaggio i granata davanti al pubblico dell'Olimpico Grande Torino, al di là del risultato finale, potrà senz'altro essere un'iniezione di fiducia per le partite a venire. Longo infatti lo ha schierato sulla destra in un tridente vero e proprio, non alle spalle di Belotti come successo fin ora. Così, il n. 24 ha ritrovato il senso della posizione e il cinismo che sembravano essersi spenti in questa stagione. La caparbietà nel gettarsi nello spazio sul suggerimento di Bremer e l'astuzia cercata e trovata per anticipare Audero non possono che far ben sperare.

"RISORSA - Nonostante una stagione fin qui deludente, le immagini dal tunnel tra un tempo e l'altro: l'esterno lombardo, reduce da una prima frazione titubante e forse troppo defilata, a tu per tu con Longo, con il tecnico che gli si è rivolto in maniera molto energica per spronarlo a dare di più. Un'inequivocabile prova del fatto che le aspettative sull'ex Napoli siano ancora molto alte, nonostante una stagione fin qui non sempre al top. Verdi, che sotto la gestione Mazzarri ha più volte faticato a condividere il ruolo di trequartista con Berenguer, ha invece dimostrato di potersi adattare alla fase offensiva voluta dal neo tecnico granata, ripagando nel migliore dei modi la fiducia concessa dalla società e da Longo stesso. Solamente il tempo potrà dare risposte, ma ora più che mai Verdi avrà il compito di garantire costanza al Toro e la prestazione offerta contro la Sampdoria potrà essere il primo gradino della sua crescita.