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Torino-Sampdoria 1-1, l’analisi dei gol: su Schick pasticcio collettivo, Iturbe non molla

Day after / Andiamo a rivedere come sono nate (e quali sono responsabilità e meriti) le due reti del match: transizione difensiva disastrosa, Boyé dà il la al gol

Redazione Toro News

"Un gol preso in avvio, nel proprio momento migliore, figlio della confusione generale, e un gol fatto afferrando l'unico pulviscolo di cinismo rimasto ad aleggiare sul Grande Torino. Andiamo a vedere nel dettaglio come sono nate le due reti di Torino-Sampdoria 1-1, per verificare meriti e demeriti per quanto riguarda la casa granata.

"DIFESA ALLO SBANDO - La rete di Schick dopo soli 11' di buon Toro è una doccia fredda per la squadra di Mihajlovic, ma sono i granata a favorirla con una transizione difensiva approssimativa e fatalmente decisiva. Schick scappa via sulla sinistra, dove Avelar giustamente non lo affronta con tutto una prateria alle spalle, ma temporeggia. La squadra, però, è sbilanciata e disorganizzata. Carlão è fuori posizione, Baselli a metà strada.

"Acquah e gli esterni neanche si vedono: il ghanese arriva in ritardo sul passaggio orizzontale del boemo, che poi va a posizionarsi sul limite dell'area.

"La sfera arriva allaccorrente Linetty, cui non resta che penetrare verso l'area: Falque rientra con colpevole ritardo.

"Qui è bravissimo Quagliarella a tagliare verso il fondo: Rossettini lo deve seguire, ma Carlão non chiude lo spazio e permette al doriano di prepararsi all'uno contro uno.

"A quel punto il polacco lo salta, anticipando con la punta anche l'intervento di Baselli, con un tocco che diventa decisivo per Schick, dimenticato da chiunque.

"I gatti non ci sono, i topi ballano: L'attaccante-rivelazione della Samp si inventa una parabola perfetta e sentenzia Hart per il vantaggio ospite.

"ITURBE, GUIZZO VINCENTE - Molto meglio invece i granata in occasione del gol realizzato da Iturbe, che ha il merito di avere creduto in una palla che sembrava persa, raccogliendo così tutti i frutti del lavoro offensivo granata. Nella fattispecie, bravo (e leggermente fortunato, vista una leggera deviazione) Boyé a pescare Ljajic nonostante il raddoppio di marcatura: il serbo è libero al limite.

"La Samp è sbilanciata sulla destra, Ljajic alza la testa e prova a servire Iturbe, ma Regini è in vantaggio e anticipa.

"Il paraguaiano però non molla, si infila alle spalle dell'avversario e poi colpisce con un rasoterra fulminante: è la sua prima gioia in granata, il ritorno al gol dopo un anno e mezzo (QUI le sue parole nel post partita - QUI il nostro focus).

"È così l'unica punta di cinismo granata vista per oltre 90' a consegnare alla squadra di Mihajlovic il pareggio e a rimediare ad un pasticcio di squadra. Con la consapevolezza che, se la determinazione fosse stata quella giusta, l'analisi dei gol granata sarebbe stata ben più sostanziosa.