toro

Torino, Sanchez Mino: da scommessa azzeccata a talento sopravvalutato?

Focus on / L'argentino è nell'occhio del ciclone dopo l'errore dal dischetto di domenica, ma, al di là del rigore fallito, il giocatore ha dimostrato di non essersi ancora inserito negli...

Cristina Raviola

"“Mino non aver paura di battere un calcio di rigore..”, parafrasare il grande De Gregori è quasi d'obbligo, dopo quanto visto domenica. Non è certo “da questi piccoli particolari che si giudica un giocatore”, ovviamente, ma l'errore di Mino dal dischetto ha delle radici sicuramente più profonde che vanno oltre a quella scialba battuta del penalty.

"UN'INIZIO PROMETTENTE – L'inizio stagione di Juan Sanchez Mino era stato di quelli da giocatore aspettato e ri-aspettato dalla tifoseria, che non vedeva l'ora di vedere scendere in campo quello che sembrava il colpaccio dell'estate: il centrocampista, infatti, era stato presentato come uno dei migliori prospetti del calcio argentino e non solo; chiariamo: nessuno si aspettava che l'inserimento del calcio italiano sarebbe stato semplice, ci mancherebbe. Tuttavia, nelle prime gare, Mino aveva messo in mostra una buona voglia di fare bene, unita a delle prestazioni quantomeno sufficienti.

"IL CALO – Dalla gara con il Parma, però, l'ex-Boca comincia un discesa abbastanza vertiginosa per quanto riguarda la qualità delle giocate, anche di quelle più elementari. Nella gara con gli emiliani si dimostra poco lucido, e sbaglia un gol incredibile a porta vuota, sull'1-0 per i granata. A quella gara, fa eco la pessima prestazione collettiva di Helsinki, dove anche Mino non brilla e, palo a parte, commette una serie di errori banali che cominciano a far storcere il naso a molti tifosi, e anche a Ventura. Il centrocampista, infatti, non sembra trovarsi a suo agio nel ruolo di centro-destra, e più in generale in quello di mezz'ala, avendo giocato per molto tempo in Argentina come esterno a sinistra.

"LA DEBACLE DI DOMENICA – Domenica, poi, il centrocampista naufraga completamente: Quagliarella gli cede il rigore per “zittire” i fischi che erano cominciati a piovere sul classe'90, e Mino, clamorosamente, sbaglia. Ma non è questo il grave, non è solo questo; il giocatore si presenta sul dischetto come un condannato al patibolo, e il risultato pare scontato a tutti già dalla rincorsa: un tiro floscio e senza determinazione, che Consigli è sì bravo ad intercettare, ma che in effetti non impensierisce più di tanto il portiere avversario. Di li in poi Sanchez Mino non ne azzecca più una, e naufraga insieme a tutta la squadra, sparendo dall'azione granata.

"E' un segnale che deve far riflettere Ventura? Certamente si, poiché l'argentino ha dimostrato non pochi problemi ad adattarsi agli schemi del tecnico ligure, non riuscendo a trovare la giusta collocazione tattica nell'undici granata. Non è solo Ventura, però, che deve porsi degli interrogativi: anche Petrachi e il presidente Cairo, infatti, dovranno valutare se è il caso, vista la pochezza del centrocampo, d'investire sulla linea mediana, per non rischiare di trovarsi a fine anno con un giocatore titolare, o semi-titolare, che costituisce una vera e propria “promessa mai mantenuta", un talento sopravvalutato sin dall'inizio. Ovviamente, speriamo che non sia così. Speriamo.