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Torino solo sedicesimo per supremazia territoriale: atteggiamento troppo attendista

Approfondimento/ I granata si trovano tra le ultime posizioni nella speciale classifica che riguarda la supremazia territoriale: questo dato riflette un atteggiamento mentale sbagliato in...

Lorenzo Bonansea

"Il campionato del Toro non sta andando a gonfie vele, questo è evidente sotto gli occhi di tutti. Le difficoltà, in patria, sono tante: la parola d'ordine è iniziare a macinare gioco e accumulare punti, ma non basterà solo la buona volontà, bensì anche qualche innesto mirato per sopperire alle lacune dell'undici di Ventura. Oggetto di questo articolo non sono però le complicate vicende di calciomercato, bensì una statistica che deve far riflettere i granata e il loro allenatore: quella relativa alla supremazia territoriale. Vediamo perché.

"CLASSIFICA SUPREMAZIA TERRITORIALE - Innanzitutto, spieghiamo di cosa si tratta. Per supremazia territoriale, nel calcio, si intende i minuti effettivi di possesso palla di una squadra nella metà campo avversaria. I minuti durante i quali, in sostanza, si riesce ad assediare la compagine opposta alla propria. Bene, in questa speciale classifica relativa ai dati raccolti fino alla sedicesima partita, i granata sono quint'ultimi, appena sotto il Parma e prima del Verona. Il Toro poteva fare decisamente meglio: solamente 08'58" di supremazia territoriale (media partita). A questo punto, “supremazia” non sembra la parola più azzeccata. Il Cesena, penultimo classificato, somma in totale 07'21". I dati, stilati dal sito ufficiale della Lega Serie A, evidenziano un vincitore quasi incontrastato, la Juventus (14'53"), ed un secondo posto a sorpresa: l'Inter di Mazzarri-Mancini, che in questo primo scorcio di stagione ha totalizzato in media ben 14'30" di possesso nella tre-quarti campo avversaria. Vista la posizione in classifica dei nerazzurri, però, salta subito all'occhio quanto questo possesso sia sterile. A titolo di pura curiosità, il podio è completato dal Napoli con 13'39", seguito a ruota dalla Roma quarta, 13'38".

"ATTEGGIAMENTO DA RIVEDERE - Le statistiche, come sempre, vanno “prese con le pinze”. Se è vero che il Toro ha evidenti problemi a stazionare oltre la linea di centrocampo, è anche vero che non sempre questo dato è rilevante al fine del risultato. Le partite si vincono senza dubbio anche con lanci lunghi o incursioni frettolose, ma è l'atteggiamento mentale ad essere sbagliato in partenza. Anche se stiamo parlando di una statistica che lascia un po' il tempo che trova, vedersi superare dalla maggior parte delle squadre di Serie A, (Parma, Sassuolo, Atalanta, Cagliari..), non va certo bene. Questo risultato è diretta conseguenza di una disposizione troppo attendista della squadra, che preferisce passaggi nella retroguardia rispetto a sortite un po' più coraggiose. Questi scambi arretrati certamente non sono sempre sinonimo di pericoli subiti, ma evidentemente sintomo di poca produttività sotto porta e conseguente probabilità maggiore di rischio nella propria metà campo. I risultati generali e le impressioni che saltano agli occhi durante i match, non possono che confermare. Bisogna osare di più.