Era stata definita una serie B a tinte granata a causa del gran numero di tecnici, dirigenti e giocatori che vantavano trascorsi tra le fila del Torino. In pochi avevano considerato che diverse squadre avrebbero tenuto in grande considerazione la sfida contro il team di Ventura per i ricordi che le legano alla storia del Toro.
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Torino-Stabia nel segno di Romeo Menti
Era stata definita una serie B a tinte granata a causa del gran numero di tecnici, dirigenti e giocatori che vantavano trascorsi tra le fila del Torino. In pochi avevano considerato che diverse squadre avrebbero tenuto in grande considerazione...
Per prima fu la Nocerina a riservare una calorosa accoglienza al Toro e alla sua gente, celebrando Egri Erbstein, il quale cominciò la sua carriera proprio a Nocera, portandola in un solo anno ai vertici del campionato di Prima Divisione.
La prossima sfida contro lo Stabia, la cui prima parte del nome omettiamo per ovvie ragioni, si porterà dietro un altro importante ricordo, un ricordo Invincibile e Immortale.
Romeo Menti, ovvero colui che mise a segno l’ultimo gol del Grande Torino (calcio di rigore contro il Benfica), giocò nello Stabia nella stagione 1944–1945, vincendo il campionato campano e laureandosi campione d'Italia Liberata. Nonostante il titolo sia in attesa di riconoscimento da parte della FIGC, nel cuore gialloblù resiste forte l’orgoglio per aver visto giocare un Campione del Grande Torino.
Inoltre proprio a Menti è intitolato lo stadio ci Castellammare di Stabia, covo delle terribili vespe.
Ringraziamo Angelo Mirante che, per omaggiare l’Immortale, ha creato un video-tributo da condividere con la gente granata.
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