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Torino, Stadio Olimpico: la nuova proposta del Comune

Mozione Olimpico / Ecco la nuova proposta del Comune a Cairo: un contratto che permetta al Toro di acquistare lo stadio, scalando al prezzo i soldi che verranno versati per il nuovo...

Cristina Raviola

"Per chi si fosse perso la vicenda, alcuni membri del consiglio comunale, capeggiati dal capogruppo di Sel Michele Curto, in settembre, avevano presentato una mozione dove si richiedeva una revoca alla delibera di Giunta che aveva concesso a prezzi da “saldo” lo stadio Olimpico alla società di Cairo.

"Ad inizio ottobre, poi, la riunione in Comune sulla mozione dello Stadio Olimpico aveva deliberato che il nuovo modello di contratto potrebbe essere una proroga con canoni differenti della concessione, oppure un trasferimento di proprietà dello stadio al Torino FC “nell'ambito di un'operazione urbanistica ad ampio respiro che comprenda anche l'area ex Combi”. Posto che fino al 31 dicembre la situazione di contratto rimarrà invariata, Cairo può decidere di accettare l'offerta per la riabilitazione dell'intera area urbanistica, su modello di quanto fatto dalla Juventus nel circondario dell'ex-Delle Alpi, il che, dunque, vorrebbe dire stadio di proprietà; oppure, nel caso non si trovasse un accordo in questo senso, stipulare una nuova concessione con il Comune, con un canone però aumentato fino 24.000 euro ad evento casalingo, a partire dal 1 gennaio 2015. 

"Cairo, intervistato qualche settimana fa in esclusiva da TN, aveva dichiarato che si potrà parlare di acquisizione dello stadio solo dopo aver risolto la grana ipoteche che grava sull'Olimpico dall'epoca del fallimento dell'A.C. Torino di Ciminelli. Questo problema, come ci racconta il proponente della mozione Michele Curto, è di competenza comunale, ed effettivamente sussiste. Il consigliere di Sel, però, nei giorni scorsi, ha presentato una nuova proposta per risolvere la questione. Entro fine dicembre, come già detto, verrà stipulato un nuovo accordo tra Torino F.C e Comune per la concessione, che sarà probabilmente pluri-decennale; la proposta che Curto avanza a Cairo è questa: i canoni che saranno pagati dal presidente granata secondo quanto verrà concordato nel nuovo contratto potranno essere scalati dal costo di un'eventuale acquisizione, una volta che Comune ed Agenzie delle Entrate abbiano trovato l'accordo sulle ipoteche.

"“Cairo non avrebbe più alibi” dice Curto: “Il presidente pagherebbe il canone finchè non si trova la quadratura sulle famose ipoteche, e poi, se vorrà veramente acquisire lo stadio, potrà farlo ad un prezzo al quale saranno scalati i soldi già versati dal presidente granata per la concessione comunale. Un'opportunità per lui di risparmiare, e per tutto il mondo granata che sogna uno stadio di proprietà”.

"In attesa che Cairo decida come muoversi, il Comune ha fatto sicuramente un passo avanti in questa intricata questione. Il tavolo delle trattative è dunque aperto: sta alle due parti, ora, trovare la soluzione più giusta per entrambi, ma soprattutto per il Toro ed il suo pulsante popolo.

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