di Valentino Della Casa - Un occhio al ricorso, un occhio alla partita di domani, il pensiero anche sul futuro. A due sole partite dalla sosta natalizia, in casa granata si possono già trarre alcuni bilanci (che verranno poi rafforzati dall'esito dei quattro -non dimentichiamoci appunto quello di Padova- risultati mancanti prima del giro di boa di metà stagione). Inutile dire che la soddisfazione sia tanta, con tuttavia la convinzione che si possa fare un ulteriore salto di qualità, anche solo semplicemente recuperando gli infortunati eccellenti che permetterebbero di far rifiatare un gruppo comprensibilmente in debito di ossigeno, nonostante continui a macinare punti a destra e a manca.Grande merito di questa grande forza collettiva, capace di andare oltre agli alibi degli infortuni (refrain piuttosto utilizzato negli anni passati), capace di andare oltre decisioni arbitrali a dir poco bizzarre, capace di imporsi ovunque, vincendo e, quasi sempre, convincendo, va dato a Giampiero Ventura. Concetto, questo, quanto mai inflazionato, vista la caterva di meritati complimenti che il tecnico ha ricevuto sin dai primi giorni di ritiro, dando l'impressione di essere l'uomo giusto al momento giusto. O per i momenti giusti.Già, perché non è mistero che già nell'ambiente granata ci si chieda quando verrà rinnovato il contratto ora annuale dell'ex allenatore del Bari, che, per venire a Torino, ha ridotto di molto la cifra percepita nell'ultimo biennio pugliese (pesava anche la categoria superiore). Contestualmente, è da tempo che ci si chiede quando si procederà al prolungamento anche del ds Petrachi, il quale, con il tecnico da lui fortemente voluto, riesce a lavorare in maniera egregia, come dimostrano gli acquisti (difficile additare un errore di mercato, quest'anno) e come dimostra la perfetta sintonia nella gestione del gruppo da parte di entrambi.A questo dilemma, soltanto Cairo potrà dare una risposta. Ultime indiscrezioni dicono che ci vorrà del tempo, probabilmente bisognerà aspettare marzo e aprile del 2012. Scelta non così avventata: l'obiettivo del Torino di quest'anno è raggiungere ad ogni costo la serie A. E non si potrà fallire. Ecco perché il presidente, prima di promettere rinnovi (con annessi adeguamenti, perché dovranno arrivare anche quelli) aspetta di capire verso quale direzione starà definitivamente volgendo il campionato. Se di A diretta si parlerà, allora in quattro e quattr'otto ogni discorso verrà senza indugio tramutato nero su bianco. In caso di play off, slitterebbe tutto di poco, magari con una semplice prelazione per il rinnovo in caso di vittoria del minitorneo post campionato.Inutile aggiungere che proprio quella del rinnovo sarebbe l'intenzione del presidente, volendo continuare ancora a lungo con il tandem che molto bene fece già a Pisa. Parvenza di progetto? Forse. Sicuramente ci sarebbe una continuità sinora vista solo proprio con Petrachi, capace di rimanere in sella per ormai quasi due anni: un record in casa granata. “Ho firmato un annuale, perché tanto se vado in Serie A, Cairo è costretto a propormi il biennale” diceva scherzando Ventura alla sua presentazione di Giugno. Ancora non lo conoscevamo bene, ma ci aveva azzeccato in pieno.
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Torino, tempo di rinnovi? Non ancora
di Valentino Della Casa - Un occhio al ricorso, un occhio alla partita di domani, il pensiero anche sul futuro. A due sole partite dalla sosta natalizia, in casa granata si possono già trarre alcuni bilanci (che verranno...
(Foto: M. Dreosti)
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