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Torino: tutti gli acquisti di gennaio dell’era Cairo, tra delusioni e piacevoli sorprese

Approfondimento / Ripercorriamo le operazioni in entrata nelle finestre invernali di calciomercato sotto la gestione dell'attuale patron granata: dei tanti innesti giunti nel capoluogo...

Nicolò Minella

"Nelle sessioni di calciomercato invernali delle sue 8 stagioni alla presidenza del Toro, Urbano Cairo ha sempre acquistato un elevato numero di giocatori. Molti di questi, però, hanno ampiamente deluso le aspettative. In attesa di scoprire quali elementi andranno a rinforzare la rosa del club di Via Arcivescovado, andiamo a ritroso nel tempo e cerchiamo di analizzare la campagna acquisti condotta dalla società granata in tutti mesi di gennaio dell'era Cairo.

"I PRIMI ANNI- Nella stagione 2005/2006 arrivarono alla corte dell'allora tecnico granata De Biasi Melara, Gallo, Lazetic, Ferrarese, Abbruscato e Vryzas. Il loro apporto fu decisivo: grazie ad un ottimo girone di ritorno e all'importante contribuito dei nuovi arrivati, il Toro riuscì a piazzarsi al terzo posto e ad accedere ai Play Off poi vinti contro il Mantova. Passando all'annata successiva, sotto la Mole giunsero l'attuale giocatore granata Bovo, il veterano Coco e il giovane Bottone. Pochi innesti, insomma, che, pur incontrando alcune difficoltà (Coco in primis), sono riusciti ad aiutare il resto della squadra a centrare l'obiettivo salvezza. Nel gennaio 2008, invece, approdarono al Toro di Novellino l'ex Brescia Diana, il terzino Pisano e l'allora ventenne esterno sinistro della Juventus Asamoah, poi inserito in Primavera. Analogamente a quanto avvenuto nella stagione precedente, le nuove reclute del presidente granata non hanno certamente brillato, ma, soprattutto nel caso di Diana, hanno dato il loro più che discreto contributo nel mantenimento della categoria per il secondo anno consecutivo. Passiamo all'anno della retrocessione, il 2009, con il ritorno in granata di Dellafiore e l'arrivo di Gasbarroni (da cui era lecito attendersi molto di più) e Rivalta.

"DOPO LA RETROCESSIONE- Nella prima annata in cadetteria, il Toro acquistò a gennaio numerose pedine che hanno poi permesso ai granata di disputare un indimenticabile girone di ritorno: rivoluzione a centrocampo con l'approdo di Pestrin, Genevier e Barusso, rinforzata la difesa con buoni elementi come Morello, D'Ambrosio, Garofalo e Antonelli, mentre il reparto avanzato accolse l'ex Napoli Pià, Scaglia e Salgado. Alla luce dei grandissimi risultati ottenuti nei primi mesi del 2010, è fuor di dubbio che quella della stagione 2009/2010 sia stata una delle campagne acquisti più azzeccate della gestione Cairo (a prescindere dal triste epilogo con la finale Play Off persa con il Brescia). Un anno dopo, ecco giungere a Torino Cavanda, Budel, Gabionetta, Pagano e Antenucci. Eccezion fatta per quest'ultimo, è chiaro come nessuno di loro sia riuscito ad incidere particolarmente quando fu chiamato in causa.

"CON L'ARRIVO DI VENTURA - Nel 2012, l'anno della promozione, le operazioni di gennaio furono rappresentate dall'arrivo di Benussi, Masiello, Meggiorini e Pasquato: dei buoni innesti per una formazione già avviata da tempo verso il ritorno nella Massima Serie. Giungiamo ora alle ultime due stagioni: il gennaio 2013 è stato segnato dagli acquisti di Barreto, Jonathas e dei misteriosi Menga e Kabasele. Un anno dopo, infine, il Toro si è avvalso delle prestazioni di Kurtic (attuale obietto della società), Tachsidis e Vesovic.

"Insomma, come riportato poc'anzi, le finestre invernali degli anni della gestione Cairo son sempre state piuttosto floride. Spesso e volentieri sono giunti al Toro giocatori che non hanno lasciato il segno. Altre volte, invece, come nel caso di D'Ambrosio, Antenucci e Kurtic, si è trattato di elementi che hanno fornito un importante contributo per la causa. Nei prossimi 30 giorni, il patron del Torino sarà, quindi, chiamato a concludere operazioni di mercato che soddisfino realmente le esigenze della compagine granata e, a tal proposito, sarebbe importante invertire il trend non certamente positivo delle sue prime 8 campagne acquisti di gennaio: la sensazione è che, con due o tre acquisti di qualità, questa squadra possa realmente dare una svolta alla propria stagione.

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