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Maxi Lopez, settimana speciale: per la prima volta a Torino da avversario

Focus On / L'argentino torna nel capoluogo piemontese per la prima volta da ex. Un passato in granata fra alti e bassi con un finale che sarebbe potuto essere diverso...

Marco Notaro

Torino-Udinese si giocherà domenica alle 15.00 e rappresenterà un altro scontro diretto per l'Europa. I granata che dovranno rinunciare a Mazzarri e Acquah, entrambi squalificati, si troveranno ad affrontare i bianconeri che, guidati da Oddo, stanno stupendo tutti grazie alle loro grandi prestazioni. La partita di domenica coinciderà anche con il ritorno di Maxi Lopez allo Stadio Olimpico Grande Torino. Un addio, quello maturato il 31 agosto scorso, che si porta dietro qualche rimpianto: l'argentino sarebbe potuto tornare utile come vice-Belotti, se le cose fossero andate diversamente.

ALTI E BASSI - L'argentino arrivò dal Chievo il 13 gennaio 2015. Fu acquistato a titolo definitivo dai gialloblu, firmando con il club granata un contratto di 6 mesi con opzione per un altro anno. Un anno incredibile per Maxi Lopez che siglò ben 11 gol in 23 partite, fra cui 3 gol decisivi contro l’Athletic Bilbao che consentirono al Toro di giocarsi gli ottavi di Europa League. I primi sei mesi in granata rappresentarono sicuramente il picco più alto dell'esperienza piemontese dell'attaccante di Buenos Aires. Dopo quelli cominciarono i problemi: tra infortuni, una forma fisica poco adeguata e l'esplosione del Gallo Belotti. Furono 47 le presenze totali tra campionato e Coppa Italia e 9 i gol da lui segnati nei suoi ultimi due anni, caratterizzati da un rapporto complicato con Mihajlovic. Un'avventura non di certo finita in gloria, ma che comunque ha lasciato buoni ricordi nella piazza granata: non sarebbe una sorpresa se Maxi Lopez venisse accolto dagli applausi dello stadio.

SOVRAPPESO - La forma fisica inadeguata era una delle accuse che spesso veniva mossa nei confronti di Maxi Lopez. Sia Ventura che Mihajlovic rimproverarono spesso all'argentino i suoi chili in più, fino a lasciarlo fuori squadra. Gli furono imposte diete continue e vari diktat: se non rientrerà nel peso-forma non ci sarà nessuno spazio in campo per lui. "Ha sette chili in più, come se corresse con una lavatrice sopra la schiena", è stata la citazione memorabile di Mihajlovic. Tante esclusioni e delusioni, mentre iniziò a brillare la stella Belotti: la panchina divenne inevitabile. Mihajlovic, che comunque aveva allenato il giocatore già ai tempi del Catania e della Sampdoria, alla fine decise di metterlo definitivamente ai margini, nella costruzione della squadra che avrebbe affrontato la stagione in corso. Così dopo tanti alti e bassi nelle stagioni precedenti Maxi Lopez fu relegato ai margini della squadra nella scorsa estate. Allenatosi da solo per tutta l'estate, il centravanti chiese anche il reintegro al collegio arbitrale della FIGC  a fine agosto, reintegro che non avvenne mai per la successiva cessione all'Udinese.

L'ESPERIENZA FRIULANA - Buona stagione per l'argentino in Friuli, anche se poco prolifica. Già 18 presenze in campionato, 2 gol - entrambi con la Sampdoria - e un assist. Un feeling col campo ritrovato e la soddisfazione di aver segnato ben 4 gol contro il Perugia nella partita valida per il quarto turno di Coppa Italia, in uno dei match più pazzi della stagione terminato poi 8 a 3 per i bianconeri. Ora il ritorno a Torino, dopo due anni e mezzo da protagonista dentro e fuori dal campo con una consapevolezza: per l'argentino quella di domenica non rappresenterà certo una partita come le altre, come fa pensare anche l'ultimo post condiviso da lui su Instagram: "É una di quelle settimane in cui provi tante sensazioni. Sempre avanti e con lo sguardo in alto". Maxi Lopez torna al Grande Torino, i tifosi granata - per cui Maxi è sempre stato un beniamino, anche nei momenti peggiori - lo aspettano. Ma per la prima volta, sperano di non vederlo gonfiare la rete.