Non è da sottovalutare la prestazione di Saša Lukić, che nella vittoria del Torino per 1-0 contro il Genoa ci ha decisamente messo del suo. Un lavoro di sacrificio ed abnegazione, che ha contribuito ad aiutare la squadra in un momento difficile. Poca attitudine a incidere in fase offensiva, ma tanta corsa in fase di non possesso che è risultata utile alla squadra.
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Torino, Lukic esempio di disponibilità e intelligenza. Ora gli manca il gol
Focus on / Il serbo a Genova ha giocato nuovamente in un ruolo non suo ed è stato autore di una prova molto dispendiosa in fase di non possesso
DUTTILE - Il serbo, abituato a giocare come centrale di centrocampo, o al più come mediano o mezzala, contro il Genoa è stato schierato di fatto da seconda punta, proprio dietro Berenguer nel 4-4-1-1 che diventava 3-4-2-1 in fase di possesso. Non è la prima volta: lo si ricorda in quella posizione anche contro il Napoli in casa. Lukic, oltre a confermarsi quindi come un profilo duttile, è un esempio di giocatore capace di sacrificarsi per la squadra accettando un ruolo non suo, mettendosi in gioco in prima persona in una situazione non facile. Non è scontato che un calciatore accetti così di buon grado una collocazione tattica differente dalla sua naturale.
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IMPORTANTE - Lukic ha fatto ciò che Mazzarri chiedeva, indipendentemente dagli esiti delle sue giocate, dando una grande mano in fase di non possesso pressando alto sull'impostazione avversaria, anche se nel secondo tempo è poi parzialmente arretrato verso una posizione a lui più conosciuta. La gara di sabato conferma quello di Lukic come un profilo tattico di grande utilità. Che ha anche margini di miglioramento. Ad esempio per quel che riguarda la lucidità e la precisione in fase offensiva.
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COSA MANCA - Già, perchè ciò che manca al nazionale serbo è l'appuntamento con il goal. Il Torino è la squadra che tira di meno in Serie A dopo il Brescia e Lukic è tra coloro che più faticano a prendersi la responsabilità di tentare giocate pericolose, in primis proprio il tiro in porta: se nel bagaglio tecnico aggiungesse la capacità di siglare 5-6 gol a stagione, ciò lo renderebbe un calciatore di primaria importanza. Non è impossibile, come attesta il fatto che nel finale della scorsa stagione il serbo ha messo a segno due reti. Sia Mazzarri sia il ragazzo stanno lavorando su questo e a Genova infatti Lukic ha tentato il tiro due volte. Con esiti rivedibili, ma tentare è il primo passo per riuscire negli obiettivi. Proprio perché, ad un calciatore ricettivo alle sperimentazioni del tecnico e duttile come lo è Lukic, non è poi chiedere molto.
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