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Torino: Vives, 35 anni e non sentirli. Grande intensità a Bormio

Focus on / Il regista compie oggi 35 anni, resta con Glik un veterano partito con Ventura in Serie B

Matteo Senatore

"Trentacinque anni e non sentirli. Giuseppe Vives oggi festeggia il suo compleanno in quel di Bormio, in campo, allenandosi duramente con i compagni per preparare al meglio la stagione alle porte. Sarebbe già questa una istantanea sufficiente per qualificare il tipo di giocatore di fronte a cui ci troviamo: impegno e altruismo, la squadra prima di tutto. 

"VECCHIA GUARDIA - Il centrocampista campano è più pronto che mai a ripartire verso nuovi traguardi e grandi risultati; da quest'anno è rimasto 'solo' insieme a Capitan Glik a rappresentare i veterani di questo Toro: quel gruppo di giocatori che sono partiti dalla Serie B vivendo il ciclo tecnico di Giampiero Ventura sin dal primissimo giorno e arrivando a togliersi la soddisfazione di disputare partite storiche come quella di Bilbao e la sfida contro lo Zenit. Quest'anno Basha e Darmian, gli altri superstiti della prima ora, non ci sono più e per  "O' Professore" ci sarà il compito, insieme a Glik, di insegnare alle nuove leve che cosa vuol dire far parte di questo Toro. Magari fare in qualche modo da guida a chi è arrivato con il compito di giocare nel suo ruolo, probabilmente anche di sostituirlo nella formazione titolare, come il 23enne Daniele Baselli, di 13 anni più giovane di Vives, che dovrebbe essere il prossimo regista titolare del Torino. L'esperienza di Giuseppe però a questo gruppo non potrà che fare comodo.

"NEL CUORE DEI TIFOSI - Un giocatore, quello napoletano, che con tanto impegno ha saputo conquistarsi un posto importante in questo gruppo e nel cuore dei tifosi: 126 presenze ufficiali in 4 anni non sono frutto del caso ma sono state conquistate con merito. L'allenamento prima di tutto, come Beppe sta dimostrando in questi giorni a Bormio, fungendo da esempio per i compagni più giovani. Proprio con la dedizione al lavoro Vives ha saputo diventare uno degli uomini irrinunciabili per Ventura, e anche adesso che potrebbe perdere la maglia da titolare il tecnico di Genova lo ha voluto tenere con sé. Un uomo spogliatoio che può aiutare il gruppo a crescere ancora e che spera di poter agguantare altre gioie. La più bella sarebbe riuscire a riconquistare l'Europa; una degna ciliegina  sulla torta per chi è partito dal basso e ha vissuto tutte le fasi della risalita, dalle più amare alle più dolci, conquistandosi l'affetto del tifo più passionale e sincero che si può trovare, quello del popolo granata.