"Nemmeno il più inguaribile degli ottimisti avrebbe pronosticato una stagione del genere. Se ad inizio stagione, l'obiettivo da perseguire era una salvezza tranquilla, con il passare del tempo, nel quale lo stesso Torino è rimasto piacevolmente sorpreso della propria forza, l'asticella si è spostata sempre un po' più in alto, fino ad indicare quell'Europa che a Torino manca da vent'anni. Ora, i 5 punti che separano i granata dai preliminari di EL rappresentano un gap colmabilissimo, ma è difficile che si realizzino le condizioni necessarie per un approdo europeo. Tuttavia, finchè la matematica sarà dalla parte dei granata, i giocatori hanno il diritto e il dovere di crederci. Se in questi tre anni di gestione Ventura il Torino è rinato dalla proprie ceneri dopo il disastro dell'annata targata Lerda ( e di questo il merito va spartito tra Ventura, Petrachi e Cairo, che sembra aver imparato dagli errori del passato), un eventuale approdo in EL sarebbe un revitalizzante super-efficace per un ambiente che negli ultimi anni ha versato più lacrime di dolore che di gioia.
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Toro, adesso dimostra quanto sei ambizioso
La vittoria di Catania ha dimostrato la grande crescita e la maturazione della squadra di Ventura. Adesso ci sono altre 6 partite per migliorarsi. Mai come questa volta, l'unione fa la forza
"Già il paragone con la scorsa stagione è imbarazzante e basta a evidenziare la crescita esponenziale di questo gruppo di ragazzi: 45 punti contro 36. La differenza non ha le radici solo nei punti, ma soprattutto nel cambio di mentalità. Da una mentalità provinciale, ad una vincente, da grande squadra, dimostrata in alcune partite difficili che il Toro, con l'astuzia e il cinismo, ha saputo ribaltare a proprio favore. Proprio come fa, permettetecelo, la Juventus. Per approfondimenti, si veda la partita di Catania.
"Genoa, Lazio, Udinese, Chievo, Parma e Fiorentina: non esattamente il calendario più adatto per tentare la volata finale, ma il Toro ha dalla sua un sano entusiasmo (testa nei sogni ma piedi per terra, per intenderci), due attaccanti proiettati in Brasile e la consapevolezza che, attraverso lo spirito di gruppo, si può ancora fare molto. Più forti dei torti arbitrali, the show must go on. E se l'appetito vien mangiando Prego, a Torino vogliono il bis.
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