di Gianluca Sacchetto
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Toro, adesso viene il bello
di Gianluca Sacchetto
Ad agosto quando si parlava dei punti di forza del Torino in vista della terza stagione consecutiva di serie B si indicavano senza dubbio gli esterni di centrocampo. Da una parte Guberti, che era...
Ad agosto quando si parlava dei punti di forza del Torino in vista della terza stagione consecutiva di serie B si indicavano senza dubbio gli esterni di centrocampo. Da una parte Guberti, che era sì appena retrocesso in serie B con la Sampdoria ma aveva più di un estimatore anche nella massima serie e solo pochi anni prima sembrava uno degli esterni sinistri più apprezzati a livello nazionale. Sul fronte opposto Surraco, reduce da un’ottima stagione con la maglia del Livorno, contraddistinta da una certe confidenza sotto porta: ben 6 le reti in venticinque partite giocate.
La sorte avversa si è, però, abbattuta sui due giocatori che avrebbero dovuto fare maggiormente la differenza nello scacchiere granata e Ventura li ha avuti pochissimo a disposizione. Appena 245 i minuti totalizzati da Guberti prima dell’infortunio e non molto meglio è andata all’uruguaiano, fermato spesso da problemi muscolari e arrivato a soli 287 minuti, suddivisi in nove comparsate. La fortuna del Toro è stata la “scoperta” di Stevanovic, un giocatore che sembra il lontano parente di quello (non) ammirato l’anno passato sotto la Mole.
Ma ora Ventura per la fase decisiva della stagione potrà contare sui recuperi dei due esterni titolari. Guberti ieri ha cominciato ad allenarsi in gruppo ed entro un mese potrebbe essere pronto, pur considerando che in casi come questi la prudenza non è mai troppa. Surraco, invece, sabato contro l’Ascoli ha disputato uno spezzone di partita, in maniera positiva, e potrebbe presto riprendersi il posto da titolare sulla fascia destra, giocandosi magari poi la maglia con Cerci. Ma questo per ora è solo un sogno per i tifosi granata.
(foto M.Dreosti)
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