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Toro, anche Miha è sconsolato: per l’Europa ora si fa dura

TURIN, ITALY - JANUARY 16:  Joe Hart (L) of FC Torino in action against Carlos Bacca of AC Milan during the Serie A match between FC Torino and AC Milan at Stadio Olimpico di Torino on January 16, 2017 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Torino-Milan 2-2 / Le dirette concorrenti continuano a vincere, e l'occasione persa è grande. Miha non si nasconde: "Nessuno si arrende, ma se continuiamo così..."

Lorenzo Bonansea

"Siamo alle solite, ormai da mesi a questa parte. E lo dicono i fatti, i numeri, e l'andamento delle gare del Torino: siamo alle solite, ai soliti errori, alle solite gioie spezzate, al solito bel gioco troppe volte spezzato da cali di tensione troppo evidenti per passare in sordina. Il Toro pareggia in casa contro il Milan una partita fondamentale per il suo cammino, a tratti dominando, e a tratti uscendo anticipatamente dal terreno di gioco. Una differenza tra primo tempo e ripresa netta, un leitmotiv che rischia di rallentare obiettivi, e  addirittura smorzare le speranze.

"Lo stesso Mihajlovic ha più volte parlato di Europa come obiettivo raggiungibile, ma per la prima volta - a margine di una partita - ieri sera ha abbassato sconsolatamente il tiro: "Lavoriamo tanto, nessuno si arrende, ma se continuiamo così non ci arriveremo mai. Non so se la situazione sia risolvibile...". La tocca piano, come si suol dire, Miha. E obiettivamente, i fatti vanno a braccetto con questo calo nelle aspettative. Fatti che ci parlano di un Toro che c'è, che ha dimostrato e continua a dimostrare il proprio enorme potenziale soprattutto nei primi 45', ma anche di un Toro che in questo momento è - ottimisticamente - a 6 punti dall'Europa, e davanti si continua a macinare punti, con il Milan che poteva e doveva essere battuto visto che si trattava di una più o meno diretta concorrente.

"Così non va, il calo nei primi minuti della ripresa non è più spiegabile come "fisico" o "mentale": non basta descriverlo, e non basta neanche ricercare nel mercato il possibile snodo: occorre porci pragmaticamente rimedio, e lo stesso tecnico granata - responsabile e garante di ciò che i giocatori esprimono in campo - ha preso ormai coscienza di questo, ma - come si evince dalle sue parole - pare in difficoltà nel dare quel quid in più alla squadra.

"L'Europa si allontana e il Toro continua ad andare a corrente alterna, e l'incubo di essere destinati a 4 mesi di mediocrità ed assenza di obiettivi concreti può e deve spingere la squadra alla volta. Torino-Milan 2-2 è una brutta botta ai sogni granata, che da questa mattina sono già chiamati a correre al doppio della velocità. Perché così, davvero non va.