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Toro, ancora un piccolo sforzo

Domani c'è Toro-Chievo, ultima partita prima del Natale. Il regalo più bello? I 3 punti, ma guai prendere sotto gamba l'impegno...

Federico Lanza

"Vincere non è mai facile. Ripetere i successi, non è da meno. Soprattutto quando la gente si aspetta molto. E immediatamente, se possibile. Nel calcio si va per gradi: e il Torino, dopo aver fatto 30, vuole fare 31. Dopo le due vittorie consecutive contro Lazio e Udinese, domani il Toro è chiamato a dare continuità a questa positiva – e inaspettata – striscia di risultati. All'Olimpico arriva il Chievo, una squadra di minor caratura rispetto alle due illustri vittime del Torino ma sempre meritevole di rispetto e ammirazione, specialmente per quanto riguarda la gestione societaria. La squadra di Corini sta attraversando un ottimo momento di forma (nelle ultime 6 gare, tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta); non sarà un cliente facile per la truppa di Ventura, in virtù della solidità difensiva degli scaligeri. In difesa mancherà Cesar; vedremo – a meno di sorprese dell'ultimo minuto – schierati il rumeno Paul Paap in coppia con Dainelli. Attenzione a Corini, “vecchio marpione” rimasto nel cuore dei tifosi granata per la grande professionalità; conosce l'ambiente, conosce il Toro e non ci penserà due volte a fare uno sgambetto al suo Toro perché, dopo il fischio d'inizio, amicizie e simpatie scompaiono. L'obiettivo è quello di vincere, ancora, per dimostrare (e auto-convincersi, perché no) che il Toro lassù, al settimo posto, non ci è finito per caso. Questo risultato è frutto del sapiente lavoro di Ventura, abile, come si dice in questi casi “ad andare a nozze con i fichi secchi”. A forza di rimboccarsi le maniche e di sudare… i risultati sono arrivati. 

"Mercoledì è Natale: pranzi di famiglia, panettone, scambi di auguri, feste. E se Babbo Natale passasse in anticipo, portando altri tre punti? Noi lo aspettiamo.

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