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”Toro, arriviamo a 40 il prima possibile”

di Alessandro Salvatico e Gianluca Sacchetto

Domani la squadra partità per Bergamo, ma oggi è ancora al lavoro alla Sisport, tra linee di febbre e incertezze, a preparare la gara di domenica,...

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico e Gianluca Sacchetto

"Domani la squadra partità per Bergamo, ma oggi è ancora al lavoro alla Sisport, tra linee di febbre e incertezze, a preparare la gara di domenica, gara difficilissima, in cui dovrà cercare la sua prima vittoria in trasferta, la prima vera impresa.

"E oggi, a 48 dalla sfida contro l'Atalanta è Simone Barone a parlare con i media, svelando l'umore dello spogliatoio, oltre che il suo personale.Ma se il Toro è atteso da una gara piuttosto ardua, la cosa vale anche per le dirette concorrenti. Barone lo sa, ma ripone grandi aspettative in questo: “Hanno un calendario difficile anche le altre, ma in ogni caso prima o poi i punti li fanno. E bisogna arrivare a 40 il prima possibile”. Ripartendo, così, dopo l’interruzione dei sette risultati utili consecutivi, ottenuti da quando Foschi è a Torino. A proposito del dirigente, il campione del mondo lo conosce bene “dai tempi di Palermo. E’ uno che dà stimoli, e sa stare bene al fianco della squadra”. A conferma dell’appello lanciato dalla nostra testata ormai un anno fa, Barone ammette: “Una figura come lui poteva mancare al Torino. Per le sue caratteristiche di esperienza, e di resistenza alle pressioni”.

"Domenica, comunque, c’è la squadra di Delneri. Il centrocampista vi è legato da alcuni momenti importanti della carriera: “Contro l’Atalanta ho esordito a 17 anni, e sempre con loro, l’anno scorso, ho segnato il mio unico gol. Nonostante le tre sconfitte consecutive -avverte- loro sono in forma: dobbiamo stare attenti”. Per affrontare i nerazzurri, la squadra sta provando qualcosa di particolare, in allenamento? “No -è la risposta-, le solite cose. Anche contro le avversarie più forti, non abbiamo mai fatto nulla di eccezionale; l’importante è essere uniti e compatti, e sfruttare le ripartenze”.

"Ma la disposizione in campo, per quanto possa essere “semplice”, sarà giocoforza diversa da quella delle ultime gare, causa assenze. Già nel derby, in realtà, Barone e Dzemaili si erano scambiati di posizione, ad un certo punto. “E’ una cosa che avevamo provato poco, ma va bene anche così. Il mio ruolo preferito? Non c’è, mi piace giocare in qualsiasi schema. Solo, non sono un regista -prosegue il centrocampista- e quindi è meglio se accanto a me c’è qualcuno più bravo a fare gioco”. Come Corini. Che, però, non ci sarà. “Non abbiamo giocatori con le sue caratteristiche identiche; ma abbiamo chi lo saprà sostituire, tra Dzemaili, Zanetti e Säumel”, rassicura.

"Certo, la squadra non crea molto, in attacco. “Dobbiamo essere più bravi a farlo, come a Cagliari. A Torino, a volte è stato più difficile anche per le pessime condizioni del campo. E poi, bisogna avere più personalità, e tirare da lontano. Ed essere più bravi negli episodi”. E Simone Barone? Che parte avrà, nel prossimo Toro? “Fino al 31 Maggio di sicuro sono qui”, dice, non spingendosi oltre. “Mi è capitato recentemente di fare anche 4 panchine consecutive, ma non è stato un problema; mi allenavo bene, perché sapevo di poter tornare utile”. Sul futuro, dunque, l’ex-Palermo non sembra intenzionato a legarsi ancora al granata. E se fosse B, alla fine? “Non mi pongo nemmeno la domanda -dice- fino al 31 Maggio. Poi, tireremo le somme”.

"Prima di andare a sudare per la pre-rifinitura, c’è tempo per una risposta sul compagno Gasbarroni: “Sta crescendo, è vicino al massimo della forma. Lo vedo sempre meglio, non è indietro di condizione; chiaro, poi le scelte stanno all’allenatore”. Barone va quindi ad allenarsi con il gruppo.