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Toro, col Chievo devi fare tu la partita

La sfida di domenica che attende il Toro nasconde diverse insidie: il Chievo avrà un atteggiamento abbottonato e, a differenza di Udine, sarà il Toro a dover produrre gioco.

Gianluca Sartori

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"PARTITA COMPLICATA – Domenica il Toro è atteso da una partita del tutto diversa da quella di Udine. In Friuli, i granata si sono dedicati (e con successo) a una partita di difesa e contropiede, rischiando poco dietro e dando l'impressione di poter essere pericoloso ogni volta che ripartiva. Totalmente diverso sarà, invece, il copione dell'ultima partita dell'anno: il Chievo ha adottato, nelle ultime partite, un 4-3-3 molto simile a un 4-5-1, con i due esterni Estigarribia e Sestu che spesso e volentieri arretravano a centrocampo per creare densità nella zona centrale del campo: atteggiamento che Corini potrebbe riproporre per affrontare il Toro pimpante degli ultimi tempi. Sarà quindi un'incontro difficile:  saranno i granata a dover fare la partita, e se col Catania (altra partita in cui erano obbligatori i tre punti) gli uomini di Ventura hanno avuto vita facile in questo, col Chievo dovranno riuscirci contro una squadra sicuramente più solida difensivamente e senza la qualità dei due uomini tecnicamente più validi del centrocampo di Ventura, ossia El Kaddouri e Farnerud. Vedremo su chi punterà il tecnico genovese per sostituirli.L'APPROCCIO SARA' IMPORTANTE – Inoltre, dovrà essere bravo Ventura a tenere sul pezzo i suoi giocatori. Psicologicamente c'è sempre il rischio di prendere sottogamba una partita contro un avversario probabilmente inferiore e con la pausa natalizia alle porte. I granata non devono cadere in questo errore scendendo in campo fin dal primo minuto con l'intenzione di mettere la partita in discesa il prima possibile: senza dubbio verranno aiutati in questo da uno Stadio Olimpico che si preannuncia molto pieno e molto caldo, con i tifosi che vogliono conquistare una vittoria per chiudere al meglio l'anno solare.