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Toro, contro il Palermo devi vincere: anche Hegel è dalla tua

Verso Torino-Palermo / Scomodando il celebre filosofo tedesco, serve dare seguito alle buone cose mostrate contro Brugge e Juve, in una "dialettica" che porti il Toro a coronare le due...

Cristina Raviola

"“Non è mai una partita come le altre”, recita una delle più celebri massime sul derby. Effettivamente, per una volta dopo molto tempo, non lo è stata, ma questo pensiero non deve stagnare nella mente dei giocatori come un appagamento totale, no; bisogna evitare cali di concentrazione, proprio ora che la squadra sembra aver ritrovato fiducia in se stessa.

"LA STRADA GIUSTA – La strada è sicuramente quella giusta, e questo è fuori da ogni dubbio. Manca, il risultato, e su questo ci torneremo, ma le sfide con Club Brugge e Juventus hanno ridato la giusta dose di entusiasmo a giocatori e tifosi, dopo le – per usare un eufemismo – “opache” prestazioni di Helsinki, Roma e nella gara interna con il Sassuolo. Contro i rosanero i granata hanno ora il dovere di continuare su questa via, dando un seguito concreto alle buone cose fatte vedere nel derby e nella sfida di Europa League, questa volta cercando di conquistare bottino pieno.

"QUELLA MALEDETTA VITTORIA – “Tanto bravi, tanta determinazione, ma i gol?” Giusta obbiezione, perché, tirando le somme, sono quelli che fanno "tirare avanti la carretta", e senza marcature nel calcio si fa ben poca strada. Nello specifico, serve, al Toro, farne – come da detto zemaniano – uno in più degli altri per conquistare una vittoria che manca dalla gara interna contro il Parma. Vincere (e convincere certo, ma soprattutto vincere) contro il Palermo significherebbe mettere una decisa – e decisiva – pietra sopra al periodo nero dei granata, che hanno tutte le potenzialità e i mezzi per trionfare davanti ai propri tifosi.

"HEGEL SAREBBE D'ACCORDO – Scomodando uno dei padri dell'idealismo tedesco - capisco l'indignazione dei più -, i ragazzi di Ventura devono proseguire in questa dialettica hegeliana, che ora attende solo di compiersi. Mi spiego: ad una tesi  di partenza e ad un'antitesi di passaggio - rispettivamente Brugge, dove il Toro ha messo in mostra la sua determinazione, e derby, dove i granata sono usciti sconfitti peccando nell'accontentarsi – deve seguire la completa sintesi di questi due momenti, in un movimento dialettico che Hegel approverebbe, non già perché tifoso granata, ma perché ne riconoscerebbe la necessità, oltre che filosofica, pure calcistica e di classifica. Vincere, quindi, è l'unica soluzione perchè il Toro si realizzi come un'identità forte e unita e pronta per un passo successivo nella sua affermazione. 

"Tutto questo per dire che il Toro deve compiere questo step decisivo per coronare quanto di buono mostrato fino adesso, e non accontentarsi di “tesi” ed “antitesi”, perché è la “sintesi” quella che tutti vogliono e aspettano.

"Mi auguro, infine, che nessuno si sia sentito offeso o in qualche modo toccato dal mio paragone coraggioso e un po' forzato, ma a parer mio la completa realizzazione di un "cammino" è fondamentale in questo momento al Toro, ed Hegel, un po' anacronisticamente, lo sospettava