Ad essere sinceri Eugenio Corini non può, a Torino, essere considerato un grande ex.Il tecnico del Chievo è stato un grandissimo centrocampista, uno degli ultimi registi puri nati in Italia ed ora un ottimo allenatore ma, in maglia granata, non ha lasciato il ricordo indelebile di Verona o di Palermo.
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Toro, Corini contro il suo passato
Verso Torino - Chievo, domenica il tecnico clivense incontra la sua ex squadra
"TANTE VICISSITUDINI MA GRANDE PROFESSIONALITA' -Le colpe non sono ovviamente tutte sue: arrivò a Torino in un momento difficile, collezionando una salvezza arrivata in extremis nella stagione 2007/2008 e una retrocessione l'anno successivo, quando era ormai agli sgoccioli della carriera. Tuttavia la sua professionalità non è mai venuta meno e si è fatto apprezzare dai tifosi per la sua grande grinta e la sua voglia di essere sempre utile alla causa, anche nelle situazioni più complicate: da ricordare il gol da tre punti arrivato all'Olimpico contro la Samp e le buone prestazioni offerte nel finale della sua prima stagione in granata, quando portò il Toro ad un'insperata salvezza.
"UN OTTIMO TECNICO - Tutti, a vederlo in campo, avrebbero scommesso sul suo futuro da allenatore per il suo grande ordine tattico e la sua visione complessiva del gioco: la scommessa è certamente vinta perché, dopo la sua prima stagione sulla panchina del Chievo, il suo esordio in serie A, Corini è tornato in sella anche quest'anno per salvare i clivensi e i risultati appaiono ottimi, con la squadra che corre, lotta e riesce a mettere in crisi chiunque.
"I destini del Toro e del ''Genio" si incontreranno nuovamente domenica, in una sfida carica di pathos e di interesse.
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