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Toro, credici!

Finalmente si gioca. A poche ore dal derby l’attesa continua a salire e di pari passo aumentano le aspettative di ogni tifoso granata. La squadra, come sappiamo bene, sinora ha disputato un avvio di stagione al di sotto...

Federico Floris

"Ad accompagnare la squadra, come sempre, ci sarà il calore della Maratona ed è proprio dal cuore pulsante della passione granata che i ragazzi di De Biasi potranno trarre quell’esempio da trasformare in rabbia agonistica e fiero senso d’appartenenza.Si è discusso parecchio nei giorni scorsi sul fatto che questo Toro 2008/09 sviluppi anche un discreto gioco ma che manchi di vis, forza d’animo, cattiveria, cinismo, attributi. Chiamiamolo come vogliamo, il concetto è chiaro.Quale circostanza migliore per iniziare a smentire tale assunto? La cosa fondamentale è che dalla linea di porta di Calderoni in avanti sino a Bianchi non esista mai e poi mai la paura.

"Nei giorni scorsi Pulici ha affermato che “per fare paura bisogna non averne”. Il Toro non può e non deve temere nulla, se stesso, gli avversari, l’arbitro o la sorte. Bisogna pensare solo a dare il massimo delle proprie capacità e magari anche qualcosa in più. E così che si conquista la gente granata.Abate e Rubin hanno tutte le carte in regola per adempiere a tale intendimento, Rosina è carico a mille per il suo primo derby da titolare e capitano, Bianchi vuole gonfiare la rete avversaria dopo gli errori col Cagliari. Ogni giocatore ha motivazioni supplementari a quelle già enormi che questa sfida si porta dietro da cento anni.