"Il Toro esce imbattuto da San Siro per la seconda volta in un mese, ma onestà intellettuale impone di non mettere sullo stesso piano l'1-1 strappato all'Inter e lo 0-0 stiracchiato ottenuto contro il Milan. In quel caso il pari valeva come una vittoria, perchè i granata erano stati all'altezza della seconda in classifica, mentre stavolta ha un peso specifico molto, molto inferiore. Sul piatto della bilancia vanno messi la prestazione della squadra e la caratura dell'avversario.
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Toro: davvero ti accontenti della mediocrità?
Il punto / Per centrare gli obiettivi, bisogna sapere osare quando è il caso. Il Toro ieri non lo ha fatto
"Al Torino possono essere contenti del segno X - il settimo su quattordici partite giocate! - ma molto meno del modo in cui è arrivato. I granata hanno giocato con spirito da provinciale contro l'accozzaglia di enigmi e delusioni che è il Milan; per 75 minuti non si è vista una trama di gioco che fosse una, nessuna voglia di fare la partita, ma anche nessuna capacità di pungere in ripartenza. La sconfitta, per almeno tre volte, è stata evitata solo da Sirigu. Il portiere sta lì per parare, ma se è il migliore in campo vuol dire che la prestazione collettiva non è da elogiare. Riconosciamo a Mihajlovic passi avanti nella costruzione di una solidità difensiva, ma ci capirà se diciamo che non prendere gol da questo Milan - che in casa non segna dal 20 settembre e che in campionato ha segnato 19 gol in 14 partite - non sembra un'impresa titanica.
"Mentalmente scosso dal flop casalingo contro il Chievo, il Toro aveva un disperato bisogno di non perdere, per riconquistare fiducia e per non vedere i rossoneri allontanarsi a quattro punti di distanza. Ma negli ultimi 15 minuti al Toro è bastato mettere il naso nella trequarti avversaria per sfiorare il colpaccio. Sorge allora il sospetto che, con un atteggiamento meno rinunciatario nel resto dell'incontro, tornare alla vittoria nella San Siro rossonera dopo più di 30 anni non sarebbe stato impossibile.
"Il Toro nel primo tempo non ha tirato in porta: era successo anche contro Roma, Fiorentina e Juventus. Nei match di cartello la squadra di Mihajlovic non ha coraggio e si accontenta di speculare. Ci può stare, ma se poi non vince contro Verona, Crotone e Chievo, qualcosa non quadra. Per andare in Europa servono le vittorie; se non le porti a casa nei match più abbordabili le devi inseguire quando sulla carta sono più difficili, e il Toro ieri non lo ha fatto, mirando espressamente al pari. Che può essere accolto di buon grado, ma sapendo che la prestazione è stata mediocre. E che per centrare gli obiettivi, ogni tanto bisogna sapere osare.
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