Toro, domani il giorno della verità

E' finalmente arrivato il momento della verità. Che il week-end più atteso e sognato da parte di tutti i tifosi granata abbia inizio. E' giunta la gara da dentro o fuori. Un anno di aspettative, dubbi, sogni e promesse che verrà spazzato via da quei novanta minuti. Certamente non bastano queste righe per spiegare il vero significato di un derby, più precisamente di questo derby. Il sogno granata è quello di tornare al successo che manca ormai da troppo tempo. Dimostrare di essere migliori di loro. Domani all'ora di pranzo il Toro dovrà scendere in campo non preoccupandosi di chi si troverà davanti. Bisognerà usare una sola arma: il cuore. Quello strumento che ha da sempre contraddistino il Torino. L'orgoglio, il senso di appartenenza, la rabbia, la grinta, la fierezza. Queste sono le qualità imprescindibili che da Padelli a Cerci tutti dovranno dimostrare di avere. E poco importa se davanti ci saranno i milioni bianconeri. Il derby è il derby. Fino a questo momento la squadra di Ventura ha mostrato di potersela giocare con tutti (Milan incluso). Il gioco convince e il carattere pure. Ma domani è un discorso a parte. Riuscire a dominare il Milan e vincere a Bologna è da tutti; tirare fuori l'orgoglio e giocare con il coltello tra i denti contro la Juve invece è solo per pochi. E il Toro può e deve farlo, perchè se così sarà il risultato verrà automaticamente. La squadra di Ventura sta bene fisicamente e mentalmente; mentre quella bianconera sembra mostrare le prime crepe dopo due anni di successi. Ma guai ad illudersi che questa volta possa essere più facile delle scorse. Facendo così si richierebbe solamente di andare incontro ad una disfatta. Lucidità e furore agonistico. Solo così il Torino potrà spuntarla. I complimenti sul gioco dovranno fare spazio alla grinta e al cuore. Dopo gli elogi per questo inizio di campionato, è finalmente arrivato il giorno della verità.Redazione TN