Toro e arbitri, silenzio tombale

Aveva ragione Totò, inteso come il comico e non Di Natale. “E’ la somma che fa il totale” e al tirar delle somme a questo Toro mancano almeno tre punti, tenendosi molto stretti, che al momento farebbero tutta la differenza del mondo.MANCANO TRE PUNTI - Certo, è come discutere del sesso degli angeli, ché ormai i risultati sono quelli mandati a referto e non quelli che i tifosi ancora più della società reclamano. Ma a ben ricordare contro il Cagliari la rete del pareggio di Bianchi era assolutamente regolare e mancava talmente poco alla fine che almeno un punto sarebbe arrivato. Con il Parma l’assurda espulsione di Sansone, con un contatto ancor più netto di quello sanzionato ieri sera, e la gara era ancora sullo 0-0. E poi ovviamente l’episodio dell’Olimpico romano.

TUTTI ZITTI - Come a dire che il problema del Toro non sono solo gli arbitri ma di certo rappresentano una parte della questione. Spostare il baricentro tutta su di loro sarebbe peccato mortale, alla luce degli evidenti problemi di gioco mostrati ieri sera. Però dalla società c’è un silenzio persino imbarazzante, considerando che sinora l’unico che ci abbia messo la faccia (per usare una delle nostre rubriche…) è stato Antonio Comi mentre il presidente Cairo sull’argomento ancora una volta è silente. E dire che Pulvirenti prima, Moratti poi, solo per citare gli ultimi casi, si sono fatti sentire eccome e sicuramente per la famosa legge di compensazione faranno quadrare i conti.

E CON QUESTO CICLO… - Il Toro invece si troverà cornuto e mazziato, con Ventura probabilmente squalificato almeno per un turno (tre allenatori espulsi in una sola giornata sanno di record), una classifica che non è certo appetibile e soprattutto un ciclo terribile davanti. Domenica è lecito attendersi un fischietto importante, ma arriverà soltanto perché c’è la Fiorentina. Tanto da queste parti, almeno sino ad oggi, il silenzio è stato d’oro.Federico Danesi(foto M.Dreosti)