Tanto tuonò che non piovve: è forse il proverbio che meglio descrive la storia recente del Toro, continuamente al centro di boatos che sempre si rivelano solo eco di voci infondate. E se -per restare in tema di detti popolari- a gridare “al lupo! Al lupo!” non si fa un buon affare, allora ecco che personalmente abbiamo sempre preferito non dare risonanza ad ognuna delle voci di cui si diceva; vale per il calciomercato, dove amiamo dividere le trattative tra quelle di cui siamo venuti direttamente a conoscenza e quelle riferite, vale anche per la possibile cessione della società.Oggi, due nuovi nomi sono “volati” sopra la teste dei tifosi granata: Fly Emirates e Etihad Airways. Cosa differenzia queste due potenziali trattative da quelle che le hanno precedute (le ultime in ordine temporale: Red Bull nella persona del portoghese Nunes, Meleam, Tesoro)? Un dettaglio nient'affatto trascurabile: queste ultime sono uscite prima sui media tramite interviste carpite (se non rilasciate ad hoc) ben prima che fossero avviati i contatti con Urbano Cairo, ed anzi in alcuni casi non si è neppure arrivati alla proposta, ed in sostanza è stato il sicuro effetto “pubblicità” che ha pesato sulla credibilità di queste aziende (per Red Bull discorso limitato al rappresentante di turno e non certo alla multinazionale in sé) e dello loro candidature.E' un discorso, questo, che non vale per le due compagnie aeree degli Emirati Arabi Uniti: perché non necessitano di alcuna “réclame”, e perché non sono passate attraverso i media. Al riguardo di Fly Emirates, come detto oggi, ci limitiamo a riportare quanto appreso prima di noi da altri, nel caso specifico dall'agenzia Ansa, che si è sbilanciata parecchio; la trattativa è stata definita “di vecchia data”, ma è arrivata la smentita di Cairo: “Si tratta dell'ennesima campagna di destabilizzazione”, ha detto il presidente. Il che è plausibile; non sarebbe la prima volta che accade, e a più riprese negli scorsi mesi abbiamo registrato dichiarazioni dell'editore alessandrino che negavano seccamente contatti che in effetti poi con il tempo si sono mostrati inesistenti. Registriamo però anche le parole dello sceicco Mansour: “Ho intenzione di replicare il modello Manchester City altrove in Europa”.Ma proprio per quanto sopra, siamo sempre (e da sempre) estremamente cauti nel riportare notizie che riguardino la vendita del club: perché il primo (e l'unico) interesse è il bene del Toro, perché prendere in giro i lettori é uno sport diffuso ma che non siamo capaci a praticare, e in ultima analisi anche per una credibilità solida che i lettori hanno cementato negli anni e che non ci sogniamo di scalfire.Alla luce di tutti questi elementi, peraltro noti al nostro pubblico, ecco che quando su queste pagine viene riportato un fatto di cui siamo a conoscenza questo accade solo per dovere di informazione, e nient'altro; ed è quanto è avvenuto oggi, con la notizia legata ad Etihad Airways.Si ribadisce dunque che il contatto tra gli incaricati della compagnia di bandiera degli EAU e l'entourage di Urbano Cairo c'é stato. Il fatto risale alle ultime 72 ore, e l'intensità dei contatti stessi ha vissuto un'impennata piuttosto rapida, dettata -è facile e crediamo lecito supporlo- proprio dal reciproco interesse. Qui ci fermiamo: non conosciamo dettagli di colore, quali le parole scambiate, quali le bevande consumate, dunque non sarà arricchito ulterioremente un racconto che -ce ne rendiamo conto- é senz'altro molto breve. Ma é tutto ciò che conosciamo personalmente; le smentite, che pure possono essere sincere, sarebbero comunque d'obbligo laddove un affare serio (e qui nuovamente la differenza rispetto ai nomi cui si accennava in apertura) si conduce in silenzio, senza ammissioni o pericolose dichiarazioni di apertura.Tutto qua, ci sembrava giusto metterne a parte i lettori, e immediatamente. Detto ciò, l'happy ending potrebbe giungere presto, essere molto lontano, o non arrivare mai; certo questi giorni, per una serie di dettagli che vede bene chi è vicino agli ambienti societari, sono i primi da lungo tempo in qua a far pensare davvero, anche a chi tiene perennemente i piedi inchiodati per terra come chi scrive, che qualcosa presto o tardi possa realmente succedere.
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Toro e cessione società: bufale, smentite e verità
Tanto tuonò che non piovve: è forse il proverbio che meglio descrive la storia recente del Toro, continuamente al centro di boatos che sempre si rivelano solo eco di voci infondate. E se -per restare in tema...
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Tanto tuonò che non piovve: è forse il proverbio che meglio descrive la storia recente del Toro, continuamente al centro di boatos che sempre si rivelano solo eco di voci infondate. E se -per restare in tema...
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