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Toro & Fantacalcio

La passione di tutti è il calcio, la passione di tutti noi è il Toro, la passione di molti è il fantacalcio. Un gioco, dove milioni di italiani sfogano il loro essere “allenatori...

Redazione Toro News

"La passione di tutti è il calcio, la passione di tutti noi è il Toro, la passione di molti è il fantacalcio. Un gioco, dove milioni di italiani sfogano il loro essere “allenatori non occupati” (l’Italia ne è piena, no?), e che sicuramente anche molti granata praticano. Ha più di quindici anni, il fantacalcio, e da tempo ormai molti media se ne sono impossessati e ne offrono una loro versione. Anche se parecchi “fantallenatori” preferiscono elaborarne versioni personalizzate, da fare con un gruppetto di amici. In giorni senza campionato, e ancora prossimi alle ferie appena concluse, possiamo permetterci di staccare dalle vicende di realtà per distrarci un po'.

"Come affrontano i tifosi granata questo passatempo?Si presentano subito un paio di dilemmi non da poco, nello psicodramma in cui spesso si tramutano le sedute estive di fantamercato. Il primo è: …juventini o no? La squadra bianconera, oggettivamente, spesso vanta tra le sue fila un certo numero di giocatori di livello, così come la squadra tutta lotta per obiettivi di vertice, il che ne rende appetibili i componenti, discorso valido per tutte le cosiddette “grandi”. Inoltre, spesso le valutazioni degli organi di stampa sono, se non benevole, quantomeno “attente” al campione, cui riservano un occhio di riguardo.E su questo punto, c’è chi non riesce a scindere il tifo dal gioco, rifiutando a priori l’acquisto di qualsiasi bianconero. Ci sono anche coloro che invece ritengono che “in guerra e al fantacalcio, tutto è lecito”, ma onestamente non pare una mentalità assai granata, questa; e infine c’è chi, pur storcendo il naso, accetta giusto quell’elemento (o due) che considera quasi imprescindibile, come un Buffon. Rifiutando, però, gli elementi più rappresentativi della compagine oggi di Ranieri.

"Risolto questo dilemma, se ne presenta un altro, il più pressante: i giocatori del Toro, quanti? Quali? Il rischio, infatti, è quello di mischiare le considerazioni di un freddo fantallenatore con quelle di un tifoso granata. E’ un rischio che si corre facilmente: non è semplice, infatti, smettere di tifare Toro. Sia pure per lo spazio di una seduta di fantamercato. (Se è concesso un cenno personale, chi scrive acquistò 11 giocatori del Torino che retrocesse nel 1995-’96…). Anche qui, il giusto sta nel mezzo: il fantacalcio deve essere sì mirato a vincere, come ogni gioco, ma bisogna poter amare la squadra della cui creazione si è artefici, bisogna poterne essere orgogliosi. Quindi, è consigliabile avere sempre qualche beniamino nel proprio organico…qualcuno verso cui si provi ammirazione reale.

"Qualcuno come Matteo Sereni. Lo scorso anno, pur avendo finito il Toro la sua stagione con sole quattro squadre alle spalle, il portierone è stato il 9° meno battuto della categoria; per quest’anno si spera ancora in meglio, ed i giudizi di merito sono certamente elevatissimi, tra i migliori del ruolo (se non i migliori in assoluto) dell’intera categoria. Fantacalcisticamente parlando, è un portiere che collezione qualche assenza, ma come secondo ci si può affidare tranquillamente a Calderoni, ottimo nelle sue stagioni atalantine. A questo punto, per il ruolo di terzo si può provare con un titolare di altra squadra, o assicurarsi anche Jimmy Fontana.

"In difesa, bene Natali e Pratali: i voti sono più che buoni negli ultimi campionati, certo il feeling col gol non è granché, ma in fondo non sono molti i centrali di difesa in A che vadano spesso a rete (come Materazzi, per intenderci). Di Loreto finirà per giocare molto spesso e non dovrebbe scatenare grandi aste, mentre per spese minime (un paio di difensori non titolari, in organico, si finisce per averli sempre) può starci Angelo Ogbonna, destinato probabilmente ad un numero di apparizioni superiore alle aspettative. Chi, fantacalcisticamente parlando, sarebbe un ottimo acquisto, è Aimo Diana: ottimi voti, qualche gol garantito, e anche assist (per i fantacalci che ne tengono conto), specie con i cross; il problema è che l’arretramento (nella realtà) a terzino è cosa recente, dunque la maggior parte dei campionati organizzati dai grandi media lo considerano ancora centrocampista. Da questo punto di vista, è un po’ uno spreco togliere un posto a centrocampo per un giocatore destinato in realtà a militare in difesa (dunque più lontano dal gol). Pisano, invece, è il classico esempio del giocatore ottimo sul campo “vero” ma che rende poco nel fantacampionato. Rubin è una scommessa, se non altro (generalmente) a poco prezzo.

"A centrocampo, lo stesso discorso può valere per Zanetti e -probabilmente- Säumel: mediani di spessore e di corsa, più che sufficienti nei voti attribuiti dai giornali presi a riferimento (vedasi il bel campionato portato avanti da Zanetti l’anno scorso), ma che non segnano praticamente mai, e che difficilmente forniscono assist decisivi (avendo altri compiti). Inoltre c’è un altissimo rischio ammonizioni. Discorso che non vale per Corini, accettabile nella media-voto (altissima fino a due anni fa) e soprattutto potenziale rigorista (di riserva: il titolare è Rosina) e calciatore di punizioni, nonché grande assist-man, per chi ne tiene conto. Tra i non titolari, sconveniente Barone (così come Vailatti), la scommessa è Dzemaili. E poi, Rosina: per il fantacalcio, una vera manna, causa i giudizi generalmente alti, gli assist, e soprattutto i gol segnati, davvero tanti per quello che viene considerato un centrocampista, tra rigori e reti su azione (17 in due anni di A). Da vedere Abate, potenzialmente ottimo (per la posizione offensiva assunta in campo), ma che non si sa con certezza quanto vedrà il campo. Buono nel caso in cui si dovessero spendere gli ultimi milioncini rimasti.

"In attacco, il Toro presenta due vere e proprie garanzie fantacalcistiche: Bianchi, tanti gol, Amoruso, gol e anche diversi assist (anche Rolandinho ne confeziona qualcuno). Raramente assenti per infortunio, non sono neppure i classici attaccanti che, se non segnano, si vedono assegnare un 5 in pagella (può capitare, ma non è la regola, come per i bomber che non toccano molti palloni, stile il bianconero Trezeguet). Cattivo investimento Stellone, pochi gol e quest’anno, per giunta, posto da titolare non garantito, mentre ogni altro attaccante rappresenta una vera incognita: Ventola dovrebbe vederla poco, Abbruscato può essere una fantasorpresa se diventasse capace di segnare con regolarità quando chiamato in causa (il prezzo dovrebbe mantenersi generalmente basso), Malonga una scommessa vera.

"A tutti i “fanta De Biasi”, buon divertimento.