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Toro e mercato invernale: Immobile e Maxi Lopez gli unici “botti” dell’era Cairo

Nicolò Muggianu

Si parte nel 2005/2006, con il Torino che con Cairo rinasce dalle ceneri del fallimento. Lo scenario è quello della Serie B, un campionato al quale i granata si affacciano con tante ambizioni. E così anche il calciomercato di riparazione regala tanti acquisti: Abbruscato, Lazetic, Melara, Vryzas, Ferrarese e Doudou. Risultato? Il Torino ottiene la promozione in Serie A. Dopo una prima fase di campionato a galla tra le ultime posizioni, anche nel 2006/2007, Cairo realizza un mercato di gennaio con nomi altisonanti: arrivano Comotto, Coco, Bovo e un giovanissimo Ogbonna.

Linea seguita dalla società anche nei due campionati seguenti: prima nel 2007/2008 con gli arrivi di Diana, Asamoah e Pisano, poi nel 2008/2009 con quelli di Gasbarroni, Rivalta e Dellafiore. Quest'ultimo trittico di giocatori però non basta al Torino per evitare la retrocessione, che arriva alla penultima giornata di campionato contro il Genoa. I granata ripartono allora dalla Serie B, in una stagione che vedrà alternarsi in panchina Colantuono e Beretta. Anche in questo caso il mercato di gennaio vide arrivare un gran numero di giocatori, undici per la precisione: Salgado, Genevier, Pià, D'Aiello, Statella, D'Ambrosio, Barusso, Morello, Pestrin, Scaglia, Garofalo.

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